Cherries
di Cinnie
Maybe
Editore: Triskell Edizioni
Trama
Trama
Melanie è
un'addetta stampa che lavora per una prestigiosa azienda di
comunicazione, è di buon cuore, adora la torta di ciliegie ed è in
abbondante sovrappeso. I chili di troppo sono sempre stati oggetto di
prese in giro e vessazioni al liceo, soprattutto da parte del ragazzo
più carino della scuola, per cui lei aveva una cotta: Charlie
Rhodes.
Dieci anni
dopo, nonostante la sua vita ora sia completamente diversa e lei viva
a Los Angeles, lontana da Hoboken e dai suoi bulli, Melanie si
ritroverà a fare i conti con quella parte di passato che ha cercato
di dimenticare e con i suoi sentimenti per Charlie. Ma lui, ormai
famoso attore di Hollywood, sarà in grado di andare oltre l’aspetto
di Melanie e amarla come merita?
La mia
opinione
Quando ho
deciso di leggere questo libro, ad incuriosirmi è stata la trama.
Difficilmente le protagoniste femminili dei romance hanno le
caratteristiche fisiche di Melanie. Solitamente sono tutte al massimo
taglia 42, di certo una protagonista taglia 50 abbondante è una
rarità e proprio questo è stato il motivo principale della mia
curiosità. In più, sempre dalla trama, credevo di trovare una
commedia spiritosa e spumeggiante.
Devo dire la verità, quello che
mi aspettavo e quello che alla fine ho trovato, non sono la stessa
cosa. Certo nell'insieme la commedia l'ho trovata, ho anche trovato
diversi spunti spiritosi, perché Melanie fa sicuramente onore alla
simpatia che hanno le donne “formose” consapevoli del proprio
corpo e che stanno comunque bene con se stesse, però quello che la
circonda non ha riscosso lo stesso successo. Mi spiego meglio,
Melanie ha trascorso gli anni del liceo subendo bullismo dai compagni
di scuola a causa del suo peso. Veniva presa di mira dalle ragazze
popolari della scuola sotto lo sguardo indifferente degli insegnanti
e del preside, perché trattandosi di una scuola di figli di papà,
invece che prendere posizione e difenderla per paura di perdere le
donazioni, preferivano far finta di nulla. Nessuno di loro conosceva
il suo nome, per tutti lei era semplicemente Ippopotamo, soprannome
che le aveva dato Charlie, il ragazzo più popolare della scuola,
quello a cui dava ripetizioni e di cui era segretamente innamorata.
Charlie era il più cattivo di tutti, quello che la prendeva in giro
senza pietà e non le risparmiava nulla. Charlie che è diventato un
attore famoso e che, per uno scherzo del destino, proprio Melanie sarà
chiamata ad occuparsi delle sue pubbliche relazioni. Charlie che dopo
anni che non la vede la chiama nuovamente Ippopotamo, come se quello
fosse realmente il suo nome, semplicemente perché non si è mai
preso il disturbo di ricordarsi come si chiamasse in realtà. Ecco, Charlie è proprio la nota dolente di questo libro. Anzi, di più,
Charlie in alcune situazioni fa davvero la figura del deficiente. Non
capisce il motivo per cui Melanie lo odi così tanto. Lui è il
grande Charlie Rhodes, amato e osannato da milioni di fan, eppure lei
è addirittura infastidita di averlo attorno. Eppure sono vecchi
amici, giusto? Hanno fatto il liceo assieme, e si sa gli anni del
liceo sono i più belli, quindi perché Ippopotamo lo respinge in
quel modo? Questo è quello che più o meno passa nella testa vuota
di Charlie quando rivede Melanie dopo tanti anni. E quando lei gli
spiega il motivo per cui non lo sopporta, lui cade dalle nuvole e
pensa: "Non è possibile che io abbia fatto tutto quello che lei mi sta
dicendo, non è possibile che non mi sia mai accorto di come veniva
trattata da tutti, dei soprusi delle offese, degli scherzi crudeli". Certo che è possibile, perché come dicevo prima Charlie era ed è
un deficiente!!!
Certo con il proseguire della storia le cose un po'
cambiano, anche Charlie cambia, ma non sempre le sue scelte mi sono
piaciute. Quando capisce di amare Melanie, non sempre è in grado di
essere all'altezza di una persona come lei. Non riesce a difenderla
quando la riporta nella loro città natale per il ritrovo degli ex
allievi del liceo. Parte con tutte le più buone intenzioni
sicuro dell'amore che prova per lei, ma fallisce miseramente, non una
ma ben due volte. La prima quando non riesce a difenderla con la sua
stessa madre, che la tratta come se fosse una nullità e da qui si
capisce perfettamente da chi Charlie abbia preso tutta la sua
deficientaggine, e secondo, quando si comporta da perfetto imbecille
la notte del raduno arrivando a fare qualcosa difficilmente
perdonabile. Come si può capire non sono una gran fan di Charlie,
mentre con Melanie è tutta un altra storia. Lei mi è piaciuta
molto, è davvero un bel personaggio. Dopo aver passato
un'adolescenza tremenda, parte per il college più lontano che ci sia
dalla sua città con il preciso piano di non tornare più. Ed è
esattamente quello che fa. Una volta laureata di trasferisce a Los
Angeles diventando una delle addette stampa più apprezzate della
sua agenzia. Si è insomma costruita una vita lontana dal suo
passato ma, quando questo ingombrante passato ritorna, lo affronta
come meglio può. Possiamo dire che Charlie è una specie di tallone
di Achille, nonostante sia passato tanto tempo ha ancora la facoltà
di farle del male, ma stavolta Melanie non resterà li a subire e
basta. In linea di massima questa storia mi è piaciuta. Mi è
piaciuto lo stile con cui è scritta, probabilmente se non avesse
trattato un argomento di questo tipo, avrei avuto un approccio
diverso ed anche il voto sarebbe stato differente, ma il malessere che
in alcuni punti mi ha provocato questa storia, non mi ha permesso di
godermi a pieno la lettura e non sono riuscita ad apprezzarla come
probabilmente merita, ed è un vero peccato, perché le premesse di
una divertente lettura c'erano tutte e in parte le ho apprezzate, ma
non sono state sufficienti per andare oltre quello che sentivo e che
ha condizionato il mio giudizio finale.
Punto di
vista: terza persona
Sensualità:
appena accennata
Caratteristiche:
commedia romantica
Stile
narrativo: scorrevole
Tipo di
finale: auto-conclusivo con epilogo
Ringrazio la Triskell per la copia ARC del romanzo
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