Recensione: Mai più così vicini di Marilena Barbagallo

Mai più così vicini
di Marilena Barbagallo

Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 05/09/2019  

Trama
Restare nell’ombra è la sua arte. Lui non ha mai fallito, ha portato a termine più di settantacinque rapine, è imprendibile. Lo chiamano Delirio. Siria ha sempre disprezzato il “mestiere” di famiglia, e tanto più lo disprezza ora che anche per lei è arrivato il momento di prostituirsi. «Quando sarò abbastanza grande, ti sposerò», le aveva promesso il piccolo Ermes. Ma lui non è più tornato. Il giorno in cui le loro vite si incrociano di nuovo, lei non lo riconosce. Non sa che è il ladro più famoso che ci sia in circolazione. Sa solo che è più bello di come lo aveva immaginato e che non ha mai smesso di volergli bene. Presto capisce che lui non è più interessato a lei, e che quella promessa era solo una stupida frase detta da un ragazzino. Un giorno Delirio viene convocato per un incarico che è costretto ad accettare. Non può immaginare che si troverà a commettere il primo errore della sua carriera. Che cosa accade quando un proiettile colpisce la persona sbagliata?

La mia opinione


Dopo una lunga estate, Settembre è arrivato e, per non farmi assalire dalla depressione di fine estate, ho deciso di inaugurare questo mese con il nuovo romanzo di Marilena Barbagallo, “Mai più così vicini”.
Siria Morelli ha rinunciato da un bel po’ alla speranza di una vita migliore per sé e per sua madre, Luana Morelli, una prostituta famosa in tutta Agrigento.  
La fama di Siria la precede: lei non è altro che la figlia di sua madre, la “figlia della prostituta”. Nessuno si avvicina per conoscerla, nessuno vuole esserle amico. Siria vive con la sua solitudine. E non è possibile cambiare la realtà; l’unica speranza di cambiamento l’ha persa molti anni prima.
Il suo nome era Ermes.
Ed Ermes non era soltanto il suo migliore amico. 
Lui era un angelo salvatore, l’unico in grado di non farle pensare alla squallida realtà in cui viveva, l’unico che non l’avrebbe mai abbandonata e che le avrebbe regalato un futuro migliore. 
Quando Ermes se n’era andato, l’aveva lasciata con una promessa: lui sarebbe tornato da lei e l’avrebbe portata via da quella vita disgustosa.
Ma Ermes non era tornato mai più. E Siria era rimasta da sola, a fare i conti con la propria vita e a maledire quel ragazzino che l’aveva illusa ingiustamente.


“(…) La consapevolezza di essere rimasta totalmente sola, a pensare a lui, che se n’è fregato della mia vita per anni, mi fa venire voglia di mollare tutto. Chiudo gli occhi e cerco il coraggio che in realtà non ho mai avuto.”

Quando Siria rivede casualmente, in un locale, quei due occhi così familiari, non può credere a ciò che vede. Quell’uomo così cupo e misterioso è proprio Ermes. 
Ma Ermes non è esiste più. Ora esiste solo il Delirio.
Quegli occhi penetranti appartengono al più grande ladro in circolazione,che occupa le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali: il re del caos. 
Delirio non è Ermes, o almeno non più.
Molto tempo prima, Delirio ha rubato qualcosa di un valore inestimabile: le speranze della dolce Siria. 


(…) La sua lucidità adesso diventa la mia rovina. Lei è più fredda di me e mi obbligo a restare vigile, a non assecondare il desiderio di toccarla e di gridarle che invece io ero davvero quel porto sicuro.  L’avrei protetta sempre e ho continuato a farlo, standole lontano.””

Rivederla così bella, con quegli occhi malinconici e rassegnati, ma ancora con quel pizzico di luce e ribellione, per Delirio è un vero colpo al cuore.
Non può più starle lontano ora, ed è disposto a tutto pur di riaverla al suo fianco. E’ giusto che ora mantenga le promesse che le ha fatto anni prima.


“Lei è davanti a me, bellissima e, se possibile, ancora più tormentata di me.”


Ma ad ogni azione corrisponde sempre una reazione e mantenere una promessa può rivelarsi la cosa più pericolosa del mondo. 
Delirio e Siria sono due personaggi spezzati, cresciuti in un mondo ingiusto e pericoloso, senza nessuna vera figura adulta di riferimento.
Siria mi ha rapita sin da subito: la sua rassegnazione mi è entrata dentro come un proiettile. 
La sua dolcezza e la sua fragilità nascondono le ferite di una vita fatta di ingiustizie, di promesse non mantenute e di solitudine. Cosa facciamo quando l’unico faro di speranza che abbiamo si spegne?
Delirio è il soqquadro, un’anima nera che vaga per il mondo senza un obiettivo preciso, se non quello di portare devastazione.
Ritrovare la sua Siria è, per lui, sconvolgente: non può certo ripiombare nella sua vita così, come se nulla fosse. Ma starle lontano non è più possibile.
Delirio è un uomo diviso in due, che si trova di fronte alla sfida più difficile della sua vita: affrontare se stesso.
Lui è un ladro professionista, immischiato nella malavita, pieno di donne e di denaro sporco. 
Ma Delirio, una volta, era anche Ermes. Ed Ermes aveva promesso, senza mai mantenere. 
E il prezzo per tutte quelle promesse non mantenute può diventare davvero molto alto.

“Blu nel blu. Occhi negli occhi. E forse, cuore nel cuore. “Io non ti merito”. Quando Delirio commette un errore, ne porta addosso il peso per sempre.”


Credo che il più importante messaggio di questo romanzo sia che, spesso, per amare davvero qualcuno, a volte è necessario andare oltre le paure e le fragilità che ci spaventano. Andare anche oltre se stessi, se necessario.
Il finale meriterebbe una recensione a parte, perché è stato davvero inaspettato. 
Tu sei lì, con l’adrenalina a mille, a leggere quelle ultime 20 pagine rimaste e quindi già il classico sentimento di  tristezza si sta impossessando di te perché non vuoi abbandonare la lettura… 
E bang! La Barbagallo ti da un colpo di grazia finale, l’inaspettato.
Girando l’ultima pagina, e realizzando che il romanzo si è concluso (e quindi che tutto ciò che ho letto nelle ultime pagine è vero) mi ha fatta rimanere lì, come un’ebete a fissare quella pagina bianca che conclude il libro per 10 minuti buoni. Non me lo meritavo!!
“Mai più così vicini” è una lettura che vi consiglio con tutto il cuore, perché è in grado di travolgervi come un uragano. Credetemi, la sensazione dolce-amara che proverete alla fine del romanzo non vi abbandonerà tanto facilmente!


Punto di vista: POV alternato Siria/Delirio
Sensualità: ci sono molte scene di sesso, alcune anche molto dolci!
Caratteristiche: inaspettato, romantico, malinconico, sensuale
Stile narrativo: fluido e coinvolgente
Tipo di finale: auto-conclusivo



Ringrazio la Newton Compton per la copia ARC del romanzo.

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