Recensione: Nevernight . Mai dimenticare di Jay Kristoff

Nevernight. 
Mai dimenticare
di Jay Kristoff
(Libro primo degli accadimenti di Illuminotte)

Editore: Oscar Mondadori
Data di uscita: 03/09/2018

Trama
In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di "Hogwarts dei sicari". Vuole diventare un'assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell'esclusiva accademia?


La mia opinione

Questo è un libro che si odia o si ama, non c'è una via di mezzo. Perché? 
Perché Mia Corvere, la nostra protagonista, è una ragazza con le palle (scusate il francesismo!), una donna spietatamente dura, e la sua storia è quella di un assassina forgiata nel sangue e nel dolore. Se vi aspettate il classico romanzo per ragazzi, sappiate che tra le righe scritte da Jay Kristoff non troverete pietà e scene edulcorate: qui c'è sangue, c'è vendetta, c'è dolore, c'è sesso e c'è morte; e il fatto che la nostra protagonista sia solo una ragazza non diluisce l'efferatezza e la crudeltà del mondo dipinto dall'autore.
Io personalmente ho amato questa storia, il modo in cui è scritta. Sebbene l'inizio sia stato un po' lento e per adattarsi al modo di scrivere di Kristoff (con un sacco di note a piè di pagina) mi ci siano voluti un po' di capitoli, nel momento in cui la storia di Mia prende slancio non sono più riuscita a posare il libro. Ho dovuto finirlo alla svelta!

Partiamo dai dettagli che più mi sono piaciuti e che ho trovato originali: il mondo di Mia è un mondo che non conosce la notte; vi sono tre soli nel cielo di Itreya, la sua nazione, che si alternano e si uniscono nella volta celeste senza mai abbandonare l'orizzonte ( se non in un unico giorno, chiamato del verobuio, che avviene ogni tot anni). Il profilo di una società di stampo medioevale viene ben tratteggiato dalla sfera religiosa che scandisce e caratterizza la vita delle persone: il Dio della luce, Aa, in un mondo che non conosce notti, è il buono e il giusto, contrapposto a Niah, madre della Notte, la Nostra Signora dell'omicidio benedetto, dea degli assassini. Ed è sul culto di Niah che la Chiesa Rossa, una società di assassini, opera nel mondo in modo segreto e furtivo, a cui Mia giunge, divenendone un accolita, proprio per intraprendere la strada dell'omicidio e dell'assassinio ( e della vendetta). Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui viene descritta questa società segreta e la dura vita dei suoi seguaci.

Per quanto concerne la storia in sé, anche questa non manca di originalità. Ho trovato affascinante la storia di questa protagonista mossa principalmente dal desiderio di vendetta per la sua famiglia, ma capace di evolversi e accettare anche le debolezze del suo carattere. Mia è una tenebris e la sua natura è una delle cose che più ho adorato ( e non starò qui a darvene una spiegazione visto che è forse uno dei punti più belli del romanzo da sondare). Anche i personaggi secondari mi sono piaciuti, dai maestri delle varie arti dell'omicidio, agli altri accoliti che seguono le lezioni con Mia. Tutti sono ben caratterizzati: ci sono quelli che non puoi far a meno di amare (vai Tric!) e quelli che il solo nominare ti fa rizzare i peli sulle braccia.
Per non parlare poi dei colpi di scena finali.

Che dire?
Se amate le storie non convenzionali, se cercate una storia forte, una protagonista ancor più forte e non vi spaventa un po' di sangue, questa è la storia che fa al caso vostro!

Punto di vista: terza persona
Caratteristiche: dark, violenza, sangue e sesso
Stile narrativo: ironico/scorrevole
Tipo di finale: colpo di scena/aperto

Tutta la trilogia è già disponibile in libreria e negli store online!


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