Recensione: Affari d'amore di Melanie Moreland

Affari d'amore
di Melanie Moreland
(The Contract #1)

Casa editrice: Always Publishing
Data di uscita: 5 Dicembre 2019

Trama 
Tiranno di giorno, playboy di notte, Richard VanRyan potrebbe essere preso a modello come stereotipo del bastardo donnaiolo.
Pubblicitario di grido in una delle agenzie più importanti del paese, sul lavoro è un arrogante e uno scaltro presuntuoso, e con le donne non si comporta in modo tanto diverso. Richard non è abituato a sentirsi dire di no, così quando un collega gli strappa da sotto il naso la promozione a socio che era certo di ottenere, decide di abbandonare lo studio e offrirsi alla concorrenza.
Ma la concorrenza è uno studio a conduzione familiare, sotto la guida di un capo vecchio stampo che tiene molto ai sani principi della famiglia tradizionale. E un uomo con la sua reputazione potrebbe avere qualche problemino a essere assunto, anche se è il migliore nel suo campo…
Ma ecco il colpo di genio!
Katherine Elliot, la sua assistente personale, è la donna più dolce, disponibile e affidabile che si possa trovare. È esattamente il motivo per cui lui l’ha sempre detestata a morte, ed è esattamente il motivo per cui potrebbe essere perfetta allo scopo. Certo, anche lei lo detesta, ma ha un disperato bisogno di soldi per curare la sua anziana zia.
Richard propone a Katherine un affare: in cambio dei soldi per le cure, sei mesi di finto fidanzamento, qualche occasione mondana, poco impegno e, una volta ottenuto l'incarico, ognuno per la sua strada.
Sembra un modo sicuro per entrambi di ottenere ciò che vogliono, eppure qualcosa che Richard non aveva previsto va terribilmente storto. Perché persino un uomo freddo e arrogante come lui ha un cuore e proprio i sentimenti potrebbero mandare all’aria i suoi… affari d’amore.

La mia opinione

“Sei un bravo ragazzo”. Quelle parole mi strapparono una risatina. 
Non me lo aveva mai detto nessuno.


Richard VanRayan è uno stronzo arrogante, superficiale, maleducato, prepotente e pure cafone. È anche uno che saltella da una donna all’altra ma, alla luce di quanto appena detto, forse è il minore dei mali. Il nostro protagonista è un pubblicitario deluso per non aver ricevuto la promozione per la quale ha duramente lavorato per cui, per vendicarsi – sì, è anche vendicativo-, decide di passare alla concorrenza, ma non è così semplice. Il direttore dell’agenzia in questione infatti assume soltanto persone in grado di riconoscere l’importanza della famiglia, fatto che per lui altro non è che una colossale assurdità. Per provare a superare questo ostacolo, Richard chiede aiuto alla sua segretaria personale, colei che ha umiliato in più occasioni al giorno da quando lui è il suo superiore e lei, incredibilmente, accetta; si scoprirà poi che il denaro che Richard le dà come compenso per la sua partecipazione alla messinscena le serve per pagare la retta in una struttura per la persona a lei più cara. È in questo modo che il signor VanRayan e la signorina Elliot iniziano la loro farsa, nella quale si presentano come una coppia affiatata e soprattutto innamorata per favorire l’assunzione di Richard, bugia dopo bugia. 
Inizialmente il protagonista pare insopportabile tanto quanto Katy sembra pronta all’annullamento continuo pur di soddisfare le sue richieste. Lui stesso non la stima, nonostante la perfezione del suo operato, proprio perché gli pare non abbia metaforicamente la spina dorsale per alzare la testa e mandarlo a quel paese quando lui si comporta male con lei. La loro convivenza tirerà invece fuori il vero carattere della protagonista, che pagina dopo pagina stupirà VanRayan ma anche noi lettori. La nuova condizione di vita di Katy le permette infatti di lasciarsi finalmente andare e di far vedere la luce alla sua vera sé, che è buona, onesta, giusta, forte, battagliera e ironica. Insomma, quando finalmente la signorina Elliot ha la possibilità di poter alzare la testa è uno splendore di donna!
In contemporanea anche Richard, in un nuovo ambiente di lavoro e con qualcuno che crede in lui e che per lui prova affetto sincero, cambia decisamente in meglio. Certo, il suo vecchio sé stronzo resta sempre a fargli compagnia, pronto ad intervenire quando sarebbe invece meglio tacesse, ma quantomeno prova a tenerlo a bada.
Questo libro mi è piaciuto molto ed è andato ben oltre le mie aspettative.
La trama è esattamente come sembra, molto semplice, ma le capacità narrative dell’autrice fanno decisamente spiccare il romanzo.
Ho apprezzato particolarmente i dialoghi sempre crescenti e in continua evoluzione tra i protagonisti, il doversi conoscere prima e volerlo fare poi, quasi fosse un bisogno, il modo in cui si cercano e scoprono, conoscendosi e diventando amici, complici, creando un legame basato sul rispetto reciproco, sulla fiducia e sull’affetto.
Da estranei quali erano iniziano a fare conto sempre più l’uno sull’altro: sostenendosi e confrontandosi nella quotidianità entrano a far parte dell’altrui vita senza rendersene conto, mutandosi vicendevolmente e migliorandosi. 
C’è un momento in cui il signor Gavin, il nuovo capo di Richard, dice quanto sia stato bello per lui e per sua moglie vederli unire sempre più e innamorare giorno dopo giorno. È stato così anche per me, sapevo dove la narrazione li avrebbe portati ma è stato davvero bello vederli arrivare al loro traguardo, decisamente cambiati, più consapevoli e forti.
Leggete questo libro, ci sono buone probabilità che non ve ne pentiate!


Quando invecchierai, Richard, ti renderai conto che la vita è fatta di attimi. Di tutti i tipi. Tristi, belli e grandiosi. Insieme compongono l’affresco della vita. Tienili cari, soprattutto quelli meravigliosi. Ti aiuteranno ad affrontare gli altri con facilità.”


Punto di vista: prima persona, principalmente di Richard
Sensualità: presente ma molto soft
Caratteristiche: odio-amore, emozionante
Stile narrativo: scorrevole, coinvolgente
Tipo di finale: conclusivo


Ringrazio la Always Publishing per la copia ARC del romanzo

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