Recensione: The Winner's Kiss. Il Bacio di Marie Rutkoski

The Winner's Kiss. Il Bacio
di Marie Rutkoski 
(The Winner's Trilogy, #3)

Editore: Leggereditore
Data di uscita: 05/12/2019

Trama
La guerra è cominciata. Arin ne è al centro a fianco a nuovi alleati dei quali non si può fidare per combattere contro l'impero. Anche se si è convinto di non amare più Kestrel, Arin non l'ha dimenticata, come non ha dimenticato chi è diventata: il tipo di persona che ha sempre disprezzato. Ha tenuto più all'impero che alla vita di persone innocenti, e certamente più che a lui. O almeno, questo è quello che crede. Nel gelido Nord, intanto, Kestrel è prigioniera in un brutale campo di lavoro. E mentre cerca disperatamente un modo per scappare, vorrebbe che Arin sapesse quello che ha sacrificato per lui. Vorrebbe farla pagare all'impero per quello che le è stato fatto. Ma nessuno ottiene quello che vuole solo desiderandolo. Mentre la guerra si fa più intesa, entrambi scoprono che il loro mondo sta cambiando in modo irreversibile. L'est è in guerra con l'ovest e loro sono nel mezzo. Con così tanto da perdere, chi può vincere davvero?


La mia opinione

The winner's kiss è il volume conclusivo di una trilogia che merita assolutamente di essere letta.
Se aspettavate quest'ultimo romanzo per iniziare questa serie, ora non avete più scuse e dovete assolutamente recuperarla, perché Marie Rutkoski ha dato vita ad una storia intensa, intrigante ed emotivamente devastante da leggere tutta d'un fiato! 
Io ho letto i primi due libri appena usciti, quindi ho sofferto ben due volte per via dei suoi cliffhanger pazzeschi! 
Questa autrice ha una penna molto scorrevole, accattivante ed elegante, a tratti poetica direi, ma non ne fa passare liscia una ai suoi personaggi. Dopo due libri di #maiunagioia per Kestrel e Arin avevo il timore di un finale spezza-cuore, invece tutto sommato mi è andata bene, anche se quel finale è stato sudato sia da me lettrice che dai due protagonisti principali.
La storia è narrata in terza persona alternando i capitoli di Arin e Kestrel, che in questo volume sono quasi sempre fianco a fianco, ad eccezione della parte iniziale. 
Vi ricorderete infatti che Kestrel è stata rapita e portata nei campi di lavoro dopo essere stata scoperta e tradita dal suo stesso padre. 
La parte iniziale del romanzo è intrisa di angoscia e smarrimento, l'autrice è stata bravissima a descrivere le condizioni fisiche e mentali di Kestrel sia durante che dopo la sua prigionia. 


"Non era più una persona sola, ma due. La Kestrel di prima e quella di adesso, che sfregavano l’una contro l’altra come le due estremità di un osso spezzato."

Ci troviamo di fronte a una nuova Kestrel, dalla mente confusa e annebbiata, quindi anche quando finalmente si ricongiunge ad Arin le cose sono complicate. Insomma, in perfetto stile  Rutkoski. 
La nuova Kestrel però non ha perso nulla della protagonista che ho amato fin dall'inizio, è forte, orgogliosa, una stratega coraggiosa. Nonostante tutto ciò che ha subito e i suoi sentimenti contrastanti verso il padre. 
Arin si conferma un protagonista maschile fantastico, quando comprende la realtà dei fatti non lo ferma nessuno, il suo amore per Kestrel è così vero e profondo che non esita un istante a metterla al primo posto. 
Lui è quel tipo di protagonista forte, coraggioso, spietato quando serve ma  ma allo stesso tempo dolcissimo e gentile. I suoi sentimenti sono trasparenti e io ho adorato ogni suo capitolo e gesto. 


"Arin se la tirò in braccio. Strinse il suo corpo tremante, spinse il viso contro il suo collo freddo mentre lei piangeva contro di lui. Le mormorò che la amava più di quanto potessero dire le parole. Le promise che sarebbe sempre venuta prima."

In questo terzo volume c'è anche un personaggio secondario ricorrente che mi è piaciuto molto, il principe Roshar, che si dimostra in più occasioni un buon amico per Arin. E poi ha quell'indole insolente che lo rende simpaticissimo. 
Nella trama viene dato ampio spazio anche all'azione e alle cospirazioni, in fin dei conti questo è il volume della guerra, la resa dei conti tra valoriani, herrani e dacrani. 
Non potevo chiedere di più da questo volume, se non uno sguardo al futuro dei personaggi e del loro regno, ma la scena finale è stata perfetta. 
Se amate le letture che vi rapiscono totalmente e che allo stesso tempo vi fanno soffrire nell'attesa di un agognato lieto fine, dovete assolutamente leggere questa trilogia! Consigliatissima!





Ringrazio la Leggereditore per la copia ARC del romanzo



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