Recensione: Amarti è Solo L’Inizio di Jennifer L. Armentrout


Buongiorno ragazze,
In occasione dell'uscita italiana, vi ripropongo la mia recensione di Scorched di Jennifer L. Armentrout pubblicata nella rubrica inediti qualche anno fa. 


Amarti è solo l'inizio
di Jennifer L. Armentrout
(Frigid #2)

Casa editrice: Nord
Data di uscita: 14/05/2020

Trama
L'amore può superare ogni ostacolo. Ma non può nulla contro i demoni che ci portiamo nel cuore...
C'è stato un tempo in cui Andrea era follemente innamorata di Tanner. Ma i suoi sentimenti sono evaporati nel momento in cui l'ha sorpreso a letto con la sua compagna di stanza. Da allora, lo vede per quello che è: un donnaiolo arrogante e superficiale. Andrea non riesce nemmeno a stare nella stessa stanza con lui senza rifilargli una frecciata sprezzante. Ecco perché è molto seccata d'incontrarlo persino in montagna. Eppure, lontano da ogni distrazione, Tanner sembra di nuovo il ragazzo gentile e premuroso che le aveva rubato il cuore…
Tanner non ha mai voluto una relazione seria. Tuttavia, più tempo passa con Andrea, più si rende conto che nessuna delle sue folli notti vale un solo minuto con quella ragazza così intelligente e sensibile, cui basta un sorriso per disintegrare la corazza che lui si è costruito con tanto impegno. Tanner intuisce inoltre che, dietro quell'atteggiamento allegro e spigliato, Andrea nasconde un lato oscuro, fatto di ombre che la tormentano e la spingono verso la catastrofe. Lui non può combattere al suo posto, però forse il suo aiuto sarà la spinta di cui Andrea ha bisogno per affrontare i suoi demoni e aprirsi di nuovo all'amore…

La mia opinione


Di solito la Armentrout è una sicurezza. Ogni suo libro è atteso con trepidazione e il 99% di essi non delude mai.  Scorched è stata come al solito una lettura interessante e divertente, ma al contrario degli altri suoi libri, non mi ha lasciato con il fiato sospeso. Non sono stata presa da quell’irresistibile voglia di non posarlo. Naturalmente questo mi ha salvato da una notte insonne, ma non credo di averci mai messo così tanto a finire un suo libro.
Ora veniamo al dunque.
Tanner è questa creatura quasi mistica, assolutamente e completamente bellissimo e con questi particolari occhi "da letto" che devo ancora capire cosa siano. In ogni caso, fino a qualche mese prima era un playboy incallito, cambiava donna ogni sera fregandosene altamente di quello che ne pensavano gli amici. Voleva solo divertirsi. Finché non decide di volere qualcosa di più. E vuole di più da una determinata persona, che però non sembra disposta a cedere.
Andrea è un’alcolizzata. Non c’è altro modo di descriverla. Beve ogni sera fino a stare male e fino a dimenticare l’uomo diverso che si porta a letto ogni volta. Beve fino a che ogni cosa inizia ad essere irrilevante, fino a che ogni emozione scompare.
Andrea incontra Tanner durante il suo primo anno di università e si prende subito una cotta pazzesca per lui, peccato però che non si accorga neanche della sua esistenza. Quando Tanner va a letto con la compagna di stanza di Andrea in una notte di follia, lei lo classifica come stronzo e non c’è da stupirsi se, due anni dopo, quando lo rincontra grazie alla sua migliore amica, non lo può neanche vedere.
Andrea e Tanner non si sopportano, si punzecchiano continuamente spingendosi oltre il limite, fino a quando non lo superano, più di una volta. Da quel momento, le cose non potranno mai più tornare come prima, in bene o in peggio, ma se uno è pronto a sistemarsi e ad avere un’esistenza tranquilla, l’altra non pensa di meritare una vita del genere.
Ho trovato questo libro un po' piatto, e mi dispiace veramente dire una cosa del genere. Cavolo, stiamo parlando della Armentrout, è difficile associare una parola di questo tipo ad una sua opera, ma non saprei neanche come altro descriverlo. 
Certo, la chimica tra i due è frizzante, le scene di sesso possono quasi competere con un libro erotico, ma non c’è molto altro di più. Forse Frigid ha creato troppe aspettative, o forse tutti i suoi altri romanzi, ma questo, nella mia personale opinione, non regge il confronto.
Nel totale quindi gli darei tre stelle e mezzo, ma questo non mi impedirà sicuramente di prendere in mano il suo prossimo lavoro. Alla fine è la Armentrout, anche se non è stata al meglio in un libro, non vuol dire che i prossimi seguano questa linea.

Voto: 3.5 stelline

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