Le voci sono vere. La mia vita è un casino totale, per non parlare della mia fortuna in amore: mamma single. Sì, sono impegnativa.

Pensavo che la cosa peggiore del mio ritorno a Jackson Harbor fosse subire i pettegolezzi della gente. Ho dovuto imparare a tenere la testa alta e stupide maldicenze vecchie di dieci anni non mi fanno paura. Eppure mi sbagliavo: la parte più difficile è resistere al mio capo. Brayden Jackson è alto, moro, bellissimo. E grazie a una notte di fuoco risalente a sette mesi fa, so esattamente cosa mi sto perdendo quando lo respingo. Ogni delizioso centimetro del suo corpo. Devo prendermi cura di mio figlio e cercare di tenermi il lavoro, quindi continuerò a rifiutarmi. Ma la mia sfortuna non ha intenzione di mollarmi, e all’improvviso io e il mio prezioso quattrenne ci ritroviamo senza una casa. Per di più, a Natale. È per mio figlio che accetto l’offerta di Brayden di stare da lui. Una dopo l’altra le mie difese stanno cadendo. Se Brayden fosse furbo scapperebbe, perché è solo questione di tempo: presto si accorgerà che si merita di più di quello che può offrirgli una ragazza come me. A meno che, per una volta, la fortuna non stia cominciando a girare.

La mia opinione

Il modo giusto per sbagliare è uno standalone che fa parte della serie “The boys of Jackson Harbor”. I protagonisti di questo libro sono Brayden, il fratello maggiore dei Jackson, e Molly.
La piccola città in cui vivono è casa per il primo e un incubo per la seconda, eppure dopo anni di sofferenza lontano Molly torna a Jackson per lavorare. Il suo capo è proprio Brayden che le ha affidato la gestione di un nuovo progetto. 

Il passato di Molly non è stato semplice e continua ad interferire con la sua quotidianità: è la mamma di uno splendido bambino di quattro anni, frutto di un’esperienza che ha condizionato la sua esistenza fortificandola, ma solo dopo averla distrutta. 

Brayden vede del potenziale in questa giovane donna e la aiuta, non per pietà o compassione, ma perché la ammira e si sta innamorando di lei. La sua dolcezza conquisterebbe il cuore di chiunque e la devozione per la sua famiglia e il suo lavoro sono ammirabili e costituiscono il punto forte del suo personaggio, ben strutturato e colonna portante del romanzo. 

“È amore. In qualche maniera è lì, che siamo pronti o no. Sta crescendo, che lo vogliamo o no.”

La complicità dei due protagonisti risale ad un evento situato prima dell’inizio della narrazione ma ha tutto il tempo di montarsi in questo romanzo pezzo dopo pezzo tra paure, insicurezze, calore e tanto amore. Quello che Molly ha considerato uno sbaglio in realtà potrebbe essere un modo per evadere dalla gabbia in cui si è chiusa e cominciare a vivere veramente.

“Avrei dovuto sentirmi mortificata, invece ero felice che un ragazzo, per una volta, non mi vedesse semplicemente come una * facile. Avevo capito, in qualche modo, che in realtà non volevo dargli quello che gli stavo offrendo, e gliene ero grata.”

Questo libro mi è piaciuto molto. Oltre all’elemento rosa c’è molto di più. C’è la storia di una famiglia e quella di una donna che deve combattere per prendere in mano la sua vita e reimparare a vivere. Lo consiglio a chi ha voglia di una lettura piacevole, leggera e che faccia anche riflettere!

Punto di vista: prima persona alternato (Molly, Brayden)

Sensualità: scene hot presenti 

Caratteristiche: amore, passione, capo-dipendente, dinamiche famigliari  

Stile narrativo: scorrevole, semplice

Finale: auto-conclusivo

Voto: 4.5 stelline

Ringrazio Newton Compton per la copia ARC del romanzo