Recensione: Paura di cadere di S.L. Jennings



Paura di cadere
di S.L. Jennings
(Fearless #1)

Editore: Hope edizioni
Data di uscita ebook: 13/10/2020

Trama
Non riesco neanche a ricordare l’ultima volta in cui mi sono sentita al sicuro.
La sicurezza mi è sempre sembrata un lusso, un qualcosa di riservato soltanto a coloro che erano stati abbastanza fortunati da avere avuto un’infanzia perfetta. Da che ho memoria, la mia compagna è stata la paura: una paura costante e paralizzante. È tutta la vita che cerco di sfuggirle, eppure, da quando l’ho incontrato, non sento più il desiderio di scappare.
Blaine mi spaventa a morte e, allo stesso tempo, fa vibrare ogni fibra del mio essere. E non è a causa dei suoi tatuaggi o dei suoi piercing, oppure di quello che provo quando lui mi è vicino. Il fatto è che questo ragazzo, bello da morire, minaccia di stravolgere ventitré anni di abitudini, facendomi venir voglia di affrontare ciò che più mi terrorizza.
Mi chiamo Kami e ho sempre paura, da sempre.
Ora, però, la cosa che più mi spaventa è proprio quella che più desidero.

La mia opinione

“Paura di cadere” non è il classico New Adult che mi sarei aspettata di leggere: è stata una vera e propria sorpresa. 
Kami, protagonista del romanzo, è un personaggio femminile molto complesso e non così semplice da capire. Perché è fatta di paura.
Precisamente, di 253 paure, che Kami scrive su pezzi di carta e trasforma in origami a forma di stelline per cercare di razionalizzarle. 

“Paura numero 38. L’ignoto. Anche se la maggior parte delle persone sostiene che l’ignoto sia una delle 10 paure più spaventose, nel mio caso non era così, perché quello che conoscevo e che avevo vissuto era molto più spaventoso.”

Kami, infatti, è cresciuta con la convinzione di non poter essere amata e di non saper amare. 
L’amore è un sentimento che Kami non ha mai conosciuto, nemmeno da chi avrebbe dovuto proteggerla. Ma ogni volta che si trova sul punto d’innamorarsi e lasciarsi andare, l’unica cosa che riesce a fare è alzare muri. L’amore non fa per lei. 
O almeno così crede, fin quando un giorno non conosce Blaine.
Blaine è il barista sexy e “dannato” che ogni donna sogna d’incontrare dietro un bancone di un bar, pronto a servirti un drink. 
Anche Blaine, proprio come Kami, sa bene che cosa sia il dolore e forse proprio per questo motivo Blaine rimane subito incantato da lei.
Sin dal primo sguardo, sa che quella ragazza si porta dentro tanto dolore. Lui vorrebbe conoscerla, capire chi è realmente. 
Ma Kami è un muro su cui è difficile inerpicarsi. 
Però Blaine non demorde, perché sa che oltre quelle barriere, c’è una donna in grado di amare e che prova i suoi stessi sentimenti.

“Avrei voluto poter amare un giorno. Avrei voluto poter provare la felicità pura di sentire qualcuno pronunciare quelle due semplici parole guardandomi negli occhi. Avrei voluto consegnarli il mio cuore spezzato perché potesse ripararlo e renderlo nuovo. Ma non potevo. Il mio passato, le mie sofferenze, me lo impedivano. La paura mi aveva reclamata prima che l’amore ne avesse la possibilità.”

La storia d’amore tra Kami e Blaine si sviluppa lentamente, ma vi posso assicurare che questa “lentezza” verrà poi ripagata. Il loro amore è fatto di dolcezza, di tanta speranza, passione e, purtroppo, anche di molti momenti bui. Ma forse proprio per questo l’ho trovato tremendamente reale.
Le parti più dure di questa lettura sono i flashback in cui emergeva la terribile infanzia di Kami. Alcuni momenti sono stati, per me, davvero disturbanti, ma sono passaggi fondamentali per poter capire fino in fondo questa protagonista.
Fortunatamente, per sdrammatizzare, vengono spesso raccontate le vicende quotidiane di Kami e la sua convivenza con Angel e Dom, suoi coinquilini e suoi migliori amici: le loro scene insieme sono spassosissime, ma alcune anche molto profonde. 
La capacità di quest’autrice di raccontare i sentimenti è qualcosa di sublime. 
Tra l’altro, sentimenti difficili come il dolore e la paura, che spesso fatichiamo ad accettare, senza però cadere mai nel banale: mi sono sentita trasportata durante tutto il racconto, spesso impersonandomi in Kami, ma anche in Blaine, in Angel, in Dom. 
“Paura di cadere” è la storia d’amore tra Kami e Blaine, ma è anche una storia sull’importanza dei sentimenti, anche quelli che ci appaiono negativi, su quanto la paura possa condizionare le nostre scelte e il nostro modo di vivere e su quanto una persona possa cambiarci la vita.
Consiglio questo romanzo a chiunque, perché è davvero un romanzo ricco di spunti e di riflessioni, che porta a chiederci quante cose non abbiamo fatto per paura o ancora quanto la paura di qualcosa influenza le nostre decisioni. Leggetelo, non ve ne pentirete.

Punto di vista: POV di Kami, alcuni capitoli con il POV di Blaine
Sensualità: presente
Caratteristiche: emozionante, forte, dolce
Stile narrativo: profondo e scorrevole
Tipo di finale: autoconclusivo
Voto: 4 stelle




Ringrazio Hope edizioni per la copia ARC del romanzo

In preorder anche il secondo e ultimo romanzo della dilogia: 


Nessun commento

Se ti è piaciuto il post condividilo!
E se ti va, lascia un commento!