Recensione: Dritto in porta di R.C. Stephens



Dritto in porta
di R.C. Stephens 
(Big Stick #2)

Editore: Triskell Edizioni 
Data di uscita: 04/11/2020

Trama
Sloane ha avuto parecchi appuntamenti, ma non sembra trovare il ragazzo giusto con cui perdere la verginità. Sua madre, una celebre guru del sesso, crede che soffra di “vagina ostile”.
La poverina si sta ormai convincendo che la diagnosi sia corretta, ma c’è un piccolo dettaglio: ha una cotta per Oli, il fratello della sua migliore amica, da almeno dieci anni.
Il cuore di Sloane si è ormai fissato sul giocatore di hockey, irraggiungibile e sexy come il peccato. Potrebbe anche rinunciare alle sue fantasie se non fosse per gli sguardi infuocati di lui e per quel bacio appassionato che ha incendiato il suo mondo e confermato che la sua vagina ostile ha ragione: Oli è l’uomo giusto per “quel compito”.
Purtroppo, però, sembra che Oli non abbia intenzione di sistemarsi. Per lui Sloane è solo un’amica.
Quando i due si trovano intrappolati in un’auto, in viaggio verso il Canada con un bel cucciolo, un’incredibile alchimia tra loro, arriva la crisi, perché la verginità di Sloane fa venire voglia a Oli di darsela a gambe.
A volte arrivare al lieto fine è davvero dura…
 

LA MIA OPINIONE

Dritto in porta è il secondo volume di una serie di libri autoconclusivi, che hanno protagonisti diversi, ma se non volete spoiler sugli altri vi consiglio di leggerli in ordine. 
Questa è la storia di Ollie e Sloane che si sono conosciuti tanti anni prima rispetto al momento in cui è ambientato il romance, grazie a Flynn: la sorella gemella del bel giocatore di hockey e la migliore amica di lei. 
Sloane ha ventisette anni e per qualche curioso motivo è ancora vergine… certo non avrebbe mai pensato di poter desiderare di superare questo “scoglio” proprio con Oliver. Lui è l’opposto di ciò che ogni brava ragazza vorrebbe: ha una vita sregolata, tantissime partner diverse, non si prende un impegno e l’unica cosa che lo anima veramente è l’hockey, il suo lavoro e la sua passione. Questo fino a quando non si ritrova costretto a viaggiare a stretto contatto con Sloane e comincia a vederla per quello che è: una donna che potrebbe piacergli come nessun’altra ha mai fatto. 

«Questo non sono io […[] Io non mi ingelosisco. Condivido le donne con i miei compagni di squadra senza pensarci due volte. Ma mi sento quasi stregato dai suoi chiari occhi verdi.»

La narrazione è piuttosto fluida e il libro scorre velocemente tra avventure divertenti e comiche, a tratti anche imbarazzanti, e momenti più profondi. 
Entrambi i personaggi vivono un conflitto interiore non indifferente che li frena e non permette loro di lasciarsi andare e affidare il proprio cuore a un’altra persona. 

«Ho bisogno di giocare con le sue parole per tenere alto il muro, per evitare di cadere a causa sua.»

È stato un piacere ritrovare i personaggi del libro precedente e vedere come la loro vita sia andata avanti, anche se solo come sottofondo. Mi è piaciuta molto questa storia, che si è mostrata divertente, profonda e che ha avuto una svolta del tutto inaspettata verso la fine. 
Consiglio questo il romance a chi ama gli sportivi belli e dannati, e le storie di “amicizia” che si trasformano in qualcosa di diverso… 

PUNTO DI VISTA: prima persona alternato Ollie/Sloane
CARATTERISTICHE: sport romance, hockey, divertente, sister’s best friend
SENSUALITÀ: presenti scene hot
STILE NARRATIVO: semplice, scorrevole 
TIPO DI FINALE: conclusivo con epilogo 
Voto: 3,5/4 stelline




Ringrazio Triskell edizioni per la copia ARC del romanzo

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