Recensione: The judgment of Paris di Dr. Rebecca Sharp



The judgment of Paris
di Dr. Rebecca Sharp
(The Odyssey duet #2)

Collana: Heartbeat Edizioni
Data di pubblicazione: 22 Marzo 2021

Trama
L'amore è onorevole ma talvolta anche egoista. L'amore è un promemoria dei miei torti.
L'amore si è spezzato durante il giudizio ma ha tenuto duro di fronte alla verità.
 
E la verità era che mi aveva ferito, eppure lo amavo.
Mi aveva lasciato, eppure lo avevo inseguito.
Ma con Léo Baudin avevo chiuso.
Non appena finito il semestre, avrei detto addio a Parigi, ma fino ad allora avrei scoperto tutti i suoi segreti.
Quelli sussurrati alle sue spalle. Quelli che spingevano l'intera città a spiare ogni sua mossa. Quelli che lo tenevano in ostaggio.
Ma conoscere i suoi segreti significava conoscere lui. E conoscerlo significava cadere ulteriormente ai piedi dell'uomo che mi aveva già ferito così tanto.
Lo odiavo per avermi spezzato il cuore, ma ormai avrei dovuto imparare: "Le cose che odiamo diventano le cose che amiamo".
E proprio quando pensavo che niente avrebbe più potuto separarci, i fantasmi del suo passato erano tornati in vita con una verità che nessuno dei due si aspettava.
E bugie che nessuno di noi poteva immaginare.
Man mano che ogni pezzo veniva svelato, la scelta tra potere, saggezza e amore si faceva più difficile. Le conseguenze delle nostre scelte sarebbero state giudicate da questa città.
 
Ma quando tutto fallisce, l'amore continua a sperare.
Contro ogni previsione, l'amore persevera sempre.

La mia opinione

The judgment of Paris riprende proprio da dove The fall of Troy ci ha lasciato. 
Troian è stata lasciata da sola in Rhode Island, mentre Léo è tornato a Parigi prima ancora di finire il semestre. Mandiamo avanti di qualche settimana e a Troian viene comunicato di essere stata presa per il periodo all’estero in Francia per cui aveva fatto domanda in precedenza. Nonostante le circostanze siano cambiate, decide di andarci lo stesso, ma di non provare a cercare Léo. Peccato che durante l’orientamento, come corso aggiuntivo, sceglie proprio il suo.
Léo è tornato ad essere lo stesso uomo arrabbiato con la vita che era prima di incontrare Troy. Unica differenza? È tornato a Parigi, il posto che continua a giudicarlo per il suo passato e dove non c’è la donna che ama. Quando arriva il suo primo giorno di lezione è pronto a trascorrere un altro semestre incavolato con il mondo e svogliato. Poi i suoi occhi incontrano quelli di una persona che non avrebbe dovuto essere lì, che non avrebbe dovuto seguirlo, e le sue prospettive iniziano a cambiare.
Devo ammettere che ho trovato questo romanzo decisamente migliore del precedente, a cui in ogni caso ho dato quattro stelle. Forse è perché conoscevo già i personaggi ed ero del tutto presa dalla loro storia d’amore, o forse perché l’ho trovato più rinfrescante ed originale del precedente, ma non sono proprio riuscita a staccarmi dalle pagine finché non sono arrivata alla fine. 
Questo romanzo è pieno di intrighi e di colpi di scena, alcuni più prevedibili di altri, ma lo stesso interessanti e che rendono il ritmo incalzante.
Troy è diventata più sicura. Anche se non ha ancora risolto tutti i problemi con la sua famiglia, non le pesano più addosso come prima. L’unica grossa ancora che si trascina dietro è Léo, almeno all’inizio. Prova a girare pagina e andare avanti, ma le cose non vanno per nulla come aveva in programma e forse è meglio così.
In The judgment of Paris, Léo fa dei grossi passi avanti. L’ho trovato decisamente più apprezzabile rispetto al romanzo precedente perché mostra sul serio quanto ci tenga a Troy e al loro rapporto. 
Come già sappiamo, era tornato a Parigi per proteggerla, ma diciamo che quella è stata una delle poche azioni che abbia fatto in The fall of Troy in cui ci mostrava quanto per lui fosse importante, al di là delle parole, intendo. In questo, invece, si mette in gioco molto di più e si redime rispetto al precedente. Ho adorato la crescita del suo personaggio, anche se ho ancora qualche problema con il suo continuo uso della parola “putain”.
Anche se, come ho già detto, ci sono stati un po’ di colpi di scena prevedibili ed un cliché, ho trovato lo sviluppo del romanzo e l’intreccio della storia intriganti e, per quanto paradossale possa suonare, originale. Visti i presupposti del precedente, temevo quasi che fossimo di fronte alla versione romanzata di Emily in Paris, invece, l’ho trovato meno pieno di luoghi comuni. Anzi, stavolta il protagonista francese e l’ambientazione parigina hanno dato quella marcia in più che al primo è mancata.
Il tutto, mischiato alla scrittura poetica dell’autrice rendono questo libro emozionante e da non perdere. Vorrei anche aggiungere che il titolo del romanzo descrive alla perfezione lo spirito e l’atmosfera generale. Ho amato la storia di Troian e Léo e la consiglio a tutte le amanti del genere forbidden romance. 

- Punto di vista: punto di vista alternato, prima persona
- Sensualità: scene esplicite
- Caratteristiche: emozionante, forbidden, age-gap
- Stile narrativo: scorrevole
- Tipo di finale: chiuso, soddisfacente
- Voto: 5 stelle



Romanzo letto in lingua inglese!

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