Recensione: La consuetudine del buio di Amy Engel



La consuetudine del buio
di Amy Engel 

Editore: HarperCollins Italia
Data di uscita: 18 marzo 2021

Eve Taggert non è estranea al lato oscuro della vita. È sopravvissuta a una famiglia disastrata e a una madre dura e spietata che non le ha certo insegnato la tenerezza, e adesso vive nella precarietà in una piccola cittadina sperduta nei Monti Ozark. Nonostante questo, non ha mai fatto mancare nulla a sua figlia di dodici anni, Junie. L’ha cresciuta da sola, a dispetto di tutto, lottando ogni giorno per darle la vita che lei e il fratello non sono mai riusciti ad avere. Comprensione, sostegno, amore. Finché, in una mattina livida e fredda, Junie viene trovata nel parco giochi cittadino, stesa accanto alla sua migliore amica. Abbandonate come bambole rotte, la gola tagliata. Le ricerche della polizia finiscono presto in un vicolo cieco, ma Eve non ha intenzione di rassegnarsi. Deve scoprire chi ha ucciso la figlia. La sua ricerca di giustizia la trascina dai bassifondi della città fino alla solitudine dei boschi. Ma più di tutto, la riporta alle lezioni di vita della madre. Perché Eve avrà bisogno di tutta la crudeltà che le è stata insegnata per scoprire la verità.
Amy Engel ci regala un romanzo magistrale e sconvolgente che ha conquistato il cuore dei lettori e della critica e che è stato venduto in quindici paesi nel mondo. La consuetudine del buio è una storia sul legame indissolubile fra una madre e una figlia.
È una storia di vendetta, è una storia di coraggio. E di come, a volte, anche il più oscuro e terrificante dei luoghi può darci il senso di protezione di una casa.

La mia opinione

Oggi vi parlo di un libro molto particolare, che distacca abbastanza dal panorama romance, “La consuetudine del buio” di Amy Engel. 
Qui, l’unica storia d’amore descritta è quella tra una madre e una figlia.
Eve Taggert ha sempre avuto questo sentore che qualcosa di terribile sarebbe successo a sua figlia Junie. Quando una sera, suo fratello Cal viene a comunicarle una cattiva notizia, sa già cosa aspettarsi, ma un conto è aspettarselo, un conto è sentirsi dire che la propria figlia è stata trovata morta in un parco insieme alla sua migliore amica. Eve aveva dato tutto a Junie dal momento in cui aveva saputo della sua esistenza. Voleva avesse la vita che lei non aveva mai avuto. Sentire questa notizia l’ha distrutta, ma più di tutto, sapere che neanche i poliziotti abbiano idea di che cosa sia accaduto l’ha devastata. Deve esserci un motivo per cui sua figlia le è stata portata via e lei ha tutta l’intenzione di scoprirlo.
Eve è una donna spezzata e ne abbiamo già un’idea fin dalle prime pagine, ma è solo andando avanti nella storia che la profondità delle sue cicatrici ci viene descritta in maggior interezza. Inizia a incastrare i pezzi sulla misteriosa morte della figlia e noi cominciamo a mettere insieme quelli del suo passato. È una sopravvissuta che ha sempre messo la figlia davanti a tutto, anche adesso che lei non c’è più.
Per certi versi ho amato questo libro con tutto il suo intrecciarsi tra passato e presente, con una narrazione sempre incalzante e che ti spinge a girare pagina e continuare, ma c’è anche da dire che sotto alcuni aspetti l’ho trovato un po’ superficiale. Investigando, Eve riporta in superficie alcuni scheletri, ma li lascia lì a prendere polvere. Non so, ho avuto l’impressione che mancasse qualcosa, che alla fine dei conti la storia fosse solo a una dimensione e che sia finita troppo in fretta. Anche lo stesso omicidio, si intuiva dall’inizio. È un peccato perché amo particolarmente il modo di scrivere di Amy Engel, “The roanoke girls” è stato uno dei miei libri preferiti del 2018 e racconta la storia di Lane a 360 gradi, quindi è stata un po’ una delusione che questo fosse così “superficiale”.
Nel totale darei comunque al romanzo tre stelle. Mi è piaciuto, è stata una lettura anche leggera nonostante l’argomento, ma  un po’ carente.

“La verità è che a questo mondo non esiste un modo sicuro di essere femmina. Se ti fai sentire, se dici di no, se difendi le tue posizioni, sei una stronza e un’arpia, e qualunque cosa ti succeda è colpa tua. Te la sei voluta. Ma se sorridi, dici di sì, sopravvivi con la cortesia, allora sei debole e senza speranza. Un bersaglio facile. Una preda in un mondo di predatori. Per le donne non ci sono alternative senza rischi, non ci sono scelte che non tornino indietro a colpirci in faccia.”

- Punto di vista: punto di vista singolo, prima persona
- Sensualità: minima
- Caratteristiche: suspense, thriller
- Stile narrativo: scorrevole
- Tipo di finale: chiuso
-Voto: 3 stelle



Ringrazio HarperCollins per la copia ARC del romanzo

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