Recensione: Luna e le bugie di Mariana Zapata



Luna e le bugie 
di Mariana Zapata

Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 1 Luglio 2021

Trama
Luna è una ragazza felice. Ha tre sorelle che ama e di cui si prende cura, alcuni buoni amici, e una cocciuta predisposizione al buonumore. La sua vita non è sempre stata perfetta, ma le piace guardare ai successi piccoli e grandi che l’hanno portata dove si trova adesso. Una delle cose che ama di più in assoluto è il suo lavoro in un’autofficina. Adora i ragazzi, il proprietario è come un padre per lei… e poi c’è l’altro capo. Ripley. Luna ha una cotta per Rip da quando era poco più di una ragazzina. È un po’ scontroso, non è molto loquace e se ne sta per conto suo. Ma si fida di Luna e lei conosce alcuni lati nascosti del suo carattere. Segreti che hanno avuto il potere di condizionare la vita di entrambi. Il destino non ha mai permesso che si avvicinassero troppo. Ma forse per Luna è arrivato il momento di fare i conti con i segreti che custodisce. Anche se significa rischiare di perdere una delle cose che ama di più…

La mia opinione

«Sei troppo giovane, troppo dolce, troppo migliore di me; ma sono stufo di starmene in disparte e sentire il bene che mi fai senza che tu te ne accorga, Luna. Sei la mia ragazza. Solo tu. Non c’è mai stata nessun’altra né mai ci sarà».

Amo il modo di scrivere di Mariana Zapata, da quando è stato pubblicato in italiano il suo primo romanzo non ho mai smesso di seguirla e questo nuovo contemporary romance auto-conclusivo è la conferma di quanto i suoi libri siano la lettura ideale per me. 
La Zapata è la regina indiscussa dello slow burn, delle storie romantiche che cuociono a fuoco lento e si prendono tutto il tempo necessario per concretizzarsi. Luna e le bugie non fa eccezione, i due protagonisti, Rip e Luna, si girano attorno per un bel po’ di tempo prima di far evolvere il loro rapporto. 
Luna lavora nella stessa officina meccanica da quando era adolescente, il vecchio proprietario è la cosa più vicina ad una figura paterna per lei, l’ha aiutata in un momento difficile dandole un lavoro quando ne aveva bisogno e da allora sono passati ormai nove anni. 
Luna è una protagonista femminile con un background familiare complicato, ha dovuto occuparsi delle tre sorelle più giovani fin da quando era poco più che una ragazzina, ma non è il tipo da piangersi addosso. Ho apprezzato tantissimo la sua positività e dolcezza, gioisce delle piccole cose che ha e ama il suo lavoro di verniciatrice nell’officina, dove è benvoluta da tutti i suoi colleghi. 
Ripley è uno dei suoi due capi, il socio arrivato tre anni prima in seguito ad un ampliamento dell’officina. 
Rip è un tipo burbero e scontroso con tutti, quel tipo di personaggio che alla Zapata riesce davvero bene descrivere, anche se lo conosciamo solo attraverso gli occhi della protagonista femminile. 
Capiamo in fretta che lei ha un debole per lui, che l’ha sempre affascinata, anche se per anni si sono scambiati poche parole e solo strettamente legate al lavoro.
Rip non è un ragazzino, ha quarant’anni, e poco a poco conosciamo i suoi scheletri nell’armadio e cosa lo ha portato a lavorare all’officina. 
Il rapporto capo-dipendente evolve in qualcosa di diverso dopo uno scambio di favori, uno in particolare che porterà Rip a passare del tempo da solo con lei e scoprire qualcosa  sul passato di Luna. 
Mi è piaciuto molto vederli entrare in confidenza poco per volta, diventare amici prima ancora che qualcosa di più, anche se nell’aria quell’elettricità tra i due traspariva da tempo. 
Anche se la Zapata ha questo suo stile molto graduale di sviluppare le storie dei suoi personaggi, non ho trovato nessuna parte lenta o noiosa, anzi, ho divorato il romanzo molto velocemente entrando veramente in sintonia con la narratrice in prima persona. 
L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa sono state le azioni di due delle sue sorelle, loro non mi sono piaciute affatto. Dopo tutto quello che Luna ha passato proteggendo anche loro si meritava molto di più. 
Un’altra cosa che ho apprezzato è stata la totale assenza di terzi incomodi nella trama, i personaggi hanno comunque i loro problemi e casini da risolvere, ma senza il cliché dell’ex a metterci lo zampino. 
Se amate i romance slow burn e gli age gap questo è un romanzo consigliatissimo! 
Io non vedo l’ora di leggere una nuova storia di Mariana, spero davvero che Newton decida di portare in Italia Kulti!

Punto di vista:  prima persona di Luna
Sensualità: una scena hot presente 
Caratteristiche:  slow burn, capo-dipendente, age gap 
Stile narrativo:  scorrevole
Tipo di finale:  autoconclusivo
Voto: 4.5 stelle


Ringrazio Newton Compton per la copia ARC del romanzo 

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