Recensione: Bugie a colazione di Joanne Bonny




Bugie a colazione  
di Joanne Bonny  

Editore: Newton Compton Editori 
Data di uscita: 16 settembre 2021

Trama
Cento euro e tre mesi di tempo. È tutto quello che Sveva ha a disposizione per fondare un’impresa di successo, se non vuole che il nonno, uno degli uomini più ricchi di Milano, le tagli i fondi costringendola a vivere per sempre come una comune mortale. Tre mesi in cui Sveva sarà costretta a rinunciare alla sua sfarzosa vita fatta di party esclusivi, shopping da capogiro, vacanze esotiche e persino al suo meraviglioso attico, sostituito da un monolocale in periferia, infestato da scarafaggi e vicini poco raccomandabili. Basta un solo giorno perché Sveva comprenda di non avere alcuna chance di vincere la scommessa col nonno. E così, quando si profila la possibilità di sposare il ricchissimo e affascinante Lorenzo De Vallis, Sveva pensa di coglierla al volo.
Ma deve resistere fino al suo ritorno dalla trasferta negli Emirati Arabi… Nell’attesa che il principe azzurro arrivi a salvarla dai water incrostati del
suo lavoro temporaneo in un hotel e, soprattutto, dai vestiti di seconda mano, Sveva si trova costretta a imparare l’arte della sopravvivenza. E
chissà che la sua nuova vita, complice un incontro inaspettato, non riesca a farle scoprire qualcosa di nuovo su di sé…

La mia opinione

Bugie a colazione è la nuova commedia romantica di Joanne Bonny che ci immerge direttamente nella Milano bene, anche se per poco, perché la nostra protagonista, nipote di un milionario, riceverà ben presto una doccia fredda che la scaraventerà dritta dritta nei bassifondi. 
Sveva Galbiati è una ventiquattrenne ricca e viziata che divide il suo tempo tra party esclusivi, viaggi, sfilate e post da milioni di follower sul suo profilo Instagram. La sua vita è scintillante e spensierata, peccato che suo nonno, nonché colui che la finanzia in toto, sia stufo marcio dei suoi capricci che gli costano ogni volta un occhio della testa, mentre lei si dimostra una totale buona a nulla. Perciò le propone una sfida: taglierà i suoi fondi fino al giorno del suo compleanno e Sveva avrà tre mesi di tempo per avviare un’impresa con solo 100€ euro, proprio come fece lui a suo tempo, se vorrà ritornare alla sua vita fatta di shopping senza freni. 
La reazione di Sveva non è delle più entusiaste, ma quanto potrà mai essere difficile avviare un’azienda? Un gioco da ragazzi praticamente. Già.. o almeno così credeva prima. La realtà invece è ben diversa e la prende a calci fin da subito rendendole chiaro che le cose non saranno affatto in discesa. Tuttavia le scorciatoie sono il suo pane quotidiano, perciò quando sua zia gliene propone una, non se lo fa ripetere due volte. Lavorerà nel suo hotel fino al ritorno di suo nipote, tale Lorenzo de Vallis, nonché sua cotta, e poi riceverà il benestare della zia per sposarlo, così tutto tornerà finalmente al suo posto. Purtroppo non si sa mai cosa può succedere durante l’attesa e Sveva sarà costretta a scoprire di che pasta è fatta per sopravvivere in quella giungla che è la vita vera. 
Sebbene avrei voluto prendere a schiaffi la protagonista in ben più di un’occasione, immagino che essere trascinata giù di peso dal proprio piedistallo sia quantomeno difficile da digerire per una che ha sempre vissuto una vita totalmente opposta a quella che si ritrova a dover affrontare. 
L’aiuto arriverà soprattutto dal suo nuovo amico Erol, lui è un personaggio reale, non saprei come definirlo meglio, è il ragazzo che tutte noi potremmo conoscere e del quale sicuramente ci innamoreremmo. Ha i piedi ben piantati per terra ma non si dimentica comunque dei suoi sogni e sprona la protagonista a fare altrettanto. Ad avere un obiettivo e a trovare il modo di raggiungerlo. 
Il libro parte un po’ lento, tra le lamentele di Sveva e la sua visione totalmente fuori di testa della vita, ma poi entra nel vivo, ti cattura e non ti lascia andare fino alla fine. Ti accompagna in questo viaggio di cambiamento meraviglioso ed è come assistere ad un fiore sbocciare, in più la scrittura di Joanne Bonny è davvero divertente e rimette in sesto tutto. Unica pecca, a parer mio, un epilogo un po’ troppo frettoloso ma niente che rovini la lettura.

Punto di vista: Prima persona 
Sensualità: Soft
Caratteristiche: commedia romantica 
Stile narrativo: Scorrevole e divertente
Tipo di finale: Autoconclusivo 
Voto: 4.5 stelle

- Laura-


Ringrazio Newton Compton per la copia ARC del romanzo 

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