Recensione della dilogia Colors di Mary Lin (Scaglie di Colore + La voce dei Colori)




Scaglie di Colore
di Mary Lin 
(Colors Vol. 1)  

self-publishing
Data di uscita su Amazon: Maggio 2021

Sfacciata. Provocatrice. Bulla.
Melody nasconde il suo passato sotto la maschera da ribelle, una spessa armatura di irriverenza e aggressività.
Insieme ai suoi migliori amici, Junior, Arden e Dustin, crea scompiglio tra i corridoi della scuola, fino al giorno in cui si spinge troppo oltre ed è costretta a scappare.
È un giorno di pioggia quello in cui Mansel inchioda con il suo pick-up, per evitare di investire la ragazza che sfreccia tra le auto in corsa. Quel momento cambierà ogni cosa. Per Melody, la ragazzina sfrontata che dissimula la gamma di grigi che macchiano il suo animo. Per Mansel, che è disorientato dal suo atteggiamento provocatorio e si sentirà, di volta in volta, sempre più responsabile per lei.
Per un cuore che ha finora vissuto nelle tenebre, il mondo inizierà a colorarsi di mille diverse sfumature.
Eppure…

La voce dei Colori
di Mary Lin 
(Colors Vol. 2)  

self-publishing
Data di uscita su Amazon: Giugno 2021

Melody, Arden, Junior, Dustin. Quattro ragazzi uniti contro tutti, temuti, isolati, decisi ad affrontare insieme il mondo che li aveva spezzati. Legati da un filo nero che li ha stretti fino a consumare i pochi attimi di pallida felicità.
Finché la vita ha presentato loro il conto più salato.
Da quella terribile notte, ogni cosa è cambiata e nulla sarà più lo stesso.
Quel filo si è rotto. Le scaglie sono esplose, aprendo una ferita che non potrà rimarginarsi.
Melody è caduta in un baratro nero che ha inghiottito ogni altra tinta. Rinchiusa nel suo bozzolo di dolore, non ha più la forza di combattere. Qualcun altro combatterà per lei, per spingerla ad affacciarsi nuovamente alla vita. Per spronarla a respirare, a sentire e a ridare voce ai suoi colori.


La mia opinione

Premessa: la dilogia Colors parla di abusi, di violenza e di dipendenza. Se non volete leggere romanzi che trattano questi temi, quindi, vi conviene passare oltre.

Aggressiva, arrogante, sfrontata, violenta. È così che si presenta Melody nella scuola che frequenta insieme a Junior, Dustin e Arden. Loro sono sia gli unici amici che lei abbia mai avuto, sia la famiglia che si è scelta. 
Emarginata, vittima di violenza, abusata, ferita, abbandonata. Anche questa è Melody, ma nessuno deve saperlo.
Per lei tutto cambia quando si trova a dover scappare da una situazione pericolosa, rischiando così di essere investita dal pick-up di uno sconosciuto, Mansel. Lui vorrebbe lasciarla dov’è, ma lei non gli dà modo di andarsene e, inizialmente per necessità, entra nella vita di quello scorbutico del protagonista. Il loro legame si rafforza sempre più, anche se lui si ostina a tenerla lontana e lei non è disposta a mettere da parte quegli amici che, per troppo tempo, sono stati gli unici a starle accanto, seppur in modo spesso malato.
Dopo aver conosciuto Mansel, Melody capisce di volere di più per se stessa, che limitarsi a esistere non è abbastanza. Lui, invece, è un uomo che si scopre innamorato senza aver mai sperato che ciò accadesse, e vive questa condizione quasi come un affronto. Da un lato sbaglia più volte, dall’altro ciò da cui viene travolto è talmente grande che una decisione giusta, forse, non c’è.
Tra i protagonisti la figura che più mi è piaciuta è quella di Melody, che, a parer mio, compie un cambiamento completo, mentre Mansel smussa i propri spigoli, restando comunque uno zuccone taciturno e incapace di gestire le situazioni avverse senza abbandonare la scena.
La voce dei Colori è ambientato due anni e mezzo dopo i dolorosi eventi con i quali Scaglie di Colore si conclude. Nel primo volume le voci narranti sono quelle di Melody e Mansel, alle quali nel secondo si aggiungono quelle di Hannah e Arden. Così facendo, l’autrice dà modo al lettore sia di conoscere meglio questi personaggi, sia di vedere i protagonisti da un punto di vista diverso, creandone un’immagine più completa.
La componente emotiva, molto forte all’interno di entrambi i testi, è stata trattata bene, forse è un po’ in difetto quella di Mansel, ma lui il più delle volte ha l’emotività di un asse da stiro, quindi probabilmente il suo è un fattore caratteriale. L’autrice, inoltre, è stata molto abile nel trasformare un personaggio infame in uno al quale fare la ola, pur non snaturandolo.
Entrambi i volumi della dilogia mi hanno catturata. Nel primo mi sono chiesta spesso come i protagonisti potessero uscire da determinate situazioni, e la risposta è sempre stata “male”; nel secondo, invece, vengono ancora trattati dei temi dolorosi, ma entrano in gioco anche la speranza e l’amore in tutte le sue declinazioni. Nei ringraziamenti finali l’autrice ha scritto che in un primo momento ha pensato di starsi accingendo a scrivere una storia leggera. Ecco, non è andata così. I due libri raccontano la storia di Melody, perché la protagonista indiscussa secondo me è lei, del dolore che è costretta a sopportare da troppo tempo, della sofferenza che non sapeva di star provando e della disperazione che prende il sopravvento sulla sua vita. Anche quando la speranza compare lo fa in “stile Melody”: prima di potersi rialzare, la protagonista, deve sprofondare ancora. Assistere alla sua rinascita, però, è stato un bel viaggio. Consiglio, quindi, la dilogia Colors di Mary Lin a chi è in cerca di una storia tormentata, dolorosa e intensa.

Punto di vista: prima persona alternata 
Sensualità: scene esplicite presenti
Caratteristiche: violenza/abusi/dipendenza
Stile narrativo: emotivamente intenso
Tipo di finale: dilogia conclusa
Voto: 4 stelline


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