Recensione: Lost infinity di Lisa Arsani




Lost infinity 
di Lisa Arsani

Editore: Les Flâneurs Edizioni
Data di uscita: 25/10/2021

Trama
Miel è un'assistente sociale dal cuore d'oro e con una voce fuori dal comune, una ragazza dei quartieri alti che, nonostante la sua agiatezza, ha fatto dell'aiutare gli altri la sua missione. Crede nelle seconde possibilità, non perde mai la speranza e pensa che non ci sia limite ai sogni. Kostia non ha più nulla da perdere e in cui credere, e i suoi sogni sono gli incubi del passato. Ha le mani sporche di sangue e un talento da tenere nascosto, troppo pericoloso per la periferia degradata di Cardiff dove è cresciuto, ai margini della società, e dove ha imparato a pensare solo a se stesso e a stare a galla con ogni mezzo. Miel e Kostia vivono realtà agli antipodi, sono anime contrapposte, per natura portate a respingersi. Eppure, nulla è come appare in superficie. Dolore e passione condivisi trasformeranno l'odio in fiducia, l'amicizia in amore. Prima che tutto sia perduto.




La mia opinione

Lost infinity è romance molto delicato ed emozionante dove la musica è protagonista tanto quanto Miel e Kostia. 
L’inizio è terrificante: Kostia mostra quello che è il suo lato peggiore, quello che non controlla e rischia di mangiarselo; per questo finisce in guai seri con la legge. Miel invece è un’assistente sociale che ama il suo lavoro e le persone che aiuta, ci mette sempre tutta sĂ© stessa – forse anche troppo- e oltre a questo lavoro canta nel suo gruppo. 

Il teppista di strada con le mani sporche di sangue e il genio del piano con l’infinito tra le dta. Un fiore tra le macerie, inconsapevole del suo splendore. 
«Nessuno è come te.»

Il primo giorno di lavori socialmente utili Kostia, un immigrato slovacco che abita a Cardiff da tantissimo tempo, si scontra con una ragazza subito dopo essere stato cacciato da un negozio di musica in cui si stava dedicando al piano; questa ragazza indossa quella che sembra un’uniforme sformata, non adatta a lei, e prova a fermarlo inutilmente. Lui scappa, è schivo e non vuole avere contatti con nessuno, peccato che se la ritrovi proprio come supervisore. Quella ragazza è proprio Miel, che non si arrende e tenta in tutti i modi di aiutare Kostia, nonostante lui non dica mai grazie e non sia particolarmente entusiasta. 
Dopo questa grande premessa, posso dire che la narrazione si articola in modo eccellente portando il lettore nel mondo di Kostia, degradato e tormentato, e in quello di Miel, che cerca sempre di vedere il lato positivo delle cose senza mai darsi per vinta. 
Due persone totalmente diverse: un pregiudicato che sta scontando le sue ore di lavori sociali e una ragazza altruista a livelli patologici che porta il bene e sorrisi ovunque va; si incontrano e grazie anche alle note musicali, al piano che Kostia suona magnificamente e alla voce ipnotizzante di Miel condivideranno cose, e non sarĂ  mai semplice fino alla fine. 
Mi è piaciuto molto come gradualmente il rapporto tra i protagonisti si costruisca, tassello dopo tassello, si aiutano, supportano (e in piĂą di un’occasione sopportano), si scontrano e si incontrano in modo rude e dolce. In realtĂ  guardandosi uno con gli occhi dell’altro riescono anche a scavare piĂą a fondo in loro stessi e capire cosa è che vogliono veramente dalla vita.  

Di solito quando suono e quando ascolto musica, nella mia testa le note e le melodie si trasformano in immagini. E le immagini in storie. Ora invece sento e vedo solo Miel.

Questa lettura è paragonabile a camminare in bilico su un filo sospeso nel vuoto: emozionante, ci fa stare all’erta e non si sa come andrĂ  a finire. 
Eccezionale, inoltre, come la musica sia perfettamente integrata nella scrittura, al punto che a volte sembra quasi di sentire le note e le parole cantate. 
Consiglio vivamente questa lettura a chi ama i music romance e le storie in cui le seconde possibilitĂ  e la voglia di cambiare per avere una vita migliore sono centrali. 

Punto di vista: prima persona alternato 
Stile narrativo: fluido, curato 
Caratteristiche: musica, difficoltĂ , passato ingombrante, temi delicati, hate to love
SensualitĂ : presente
Tipo di finale: autoconclusivo 
Voto: 4 stelline




Ringrazio Les Flâneurs Edizioni per la copia ARC del romanzo

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