Recensione: Dove soffia il vento di Cinzia La Commare





Dove soffia il vento 
di Cinzia La Commare

Self-publishing su Amazon 
Data di uscita: 21/02/2022

A Isola Maggiore, sul lago Trasimeno, i quindici abitanti si chiedono cosa ne sarà del vecchio Albergo Isola. Adesso che Aldo Mezzasoma è morto, il luogo simbolo della loro gioventù rischia di finire nelle mani di un ricco imprenditore milanese che vorrebbe costruire al suo posto un casinò, attirando sull’isola un tipo di turismo diverso da quello familiare. La loro ultima possibilità per salvare la tenuta, la tranquillità del borgo e i loro ricordi, è Margot, la giovane nipote dei Mezzasoma, arrivata dalla Francia dopo ventitré anni di assenza, all’apertura del testamento che la vede come unica erede.
Tornare potrebbe essere l’occasione che l’aiuterà a realizzare uno dei suoi più grandi sogni: vendere per trasferirsi nel sesto arrondissement e vivere come una vera scrittrice. Oppure è soltanto l’ennesimo guaio?
Sembra facile, se non fosse per quella piccola clausola: abitare per una settimana nella vecchia dépendance appartenuta alla sua famiglia.
Tra boschi di lecci, uliveti e vecchie canzoni, sulle rive del lago in un’atmosfera unica, Margot scoprirà segreti e vecchi ricordi che faranno nascere legami inaspettati. Ma quanto è disposta a esporsi pur di difenderli? E soprattutto, è pronta a sacrificare un sentimento che non avrebbe mai dovuto provare, correndo il rischio che diventi un rimpianto?

La mia opinione

Margot è una giovane ragazza italiana che vive ormai da anni in Francia insieme alla madre. Un giorno le arriva una lettera da un notaio che la informa di un lascito da parte di un parente in Italia. Così si reca in Umbria, a Isola Maggiore, dove la famiglia della madre possedeva un albergo. L’unica cosa che deve fare Margot è firmare e lasciare la proprietà alla Nova Esse e incassare ben trecentomila euro. L’alternativa sarebbe rifiutare i soldi ma impegnarsi nella ristrutturazione dell’immobile e riportare in vita l’albergo.
Peccato che Margot non abbia fondi a sufficienza e nessuna idea di come mandare avanti un hotel. E forse anche nessuna voglia visto che grazie ai racconti della madre non conserva dei bei ricordi della famiglia materna.
Arrivata a Isola, Margot viene però conquistata dai quindici abitanti e capisce che forse le cose non sono andate come le ha sempre raccontato sua madre.
Il tempo stringe e Margot ha bisogno di idee e progetti da presentare al notaio altrimenti perderà tutto.
Le serve un architetto! Ed eccone spuntare uno all’orizzonte!
Un attimo, ma chi è quest’uomo? Ci si potrà fidare?
Nuova fatica letteraria per Cinzia La Commare che per me passa a pieni voti!
L’autrice ci porta un’isoletta sul lago Trasimeno ed è riuscita a creare una magia unica. Cercando notizie sul web, forse ha un po’ abbellito il tutto ma poco importa.
Tra i personaggi ho sicuramente apprezzato di più Margot.
Aspirante scrittrice di gialli, è una ragazza spigliata, forte, decisa. Sa mettersi in gioco e sa rischiare. Il suo rapporto con la madre è un po’ burrascoso e ho molto apprezzato il fatto che Margot riesca ad instaurare un rapporto col padre nonostante tutti i racconti sentiti per anni dalla madre.
Corinna rimase incinta a soli sedici anni e non rivelò mai il nome del padre di Margot. Poi, dopo due anni se ne andò da Isola portandosi dietro la bambina senza più tornare indietro. Forse è arrivato il momento per Margot di scoprire finalmente la verità.
Lorenzo è il nostro protagonista maschile ed è un architetto comparso così dal nulla e darà una mano a Margot col progetto di ristrutturazione. È un uomo di quarant’anni, divorziato e padre di un bambino di sei anni. È una persona enigmatica, all’inizio ho fatto fatica ad entrare in sintonia con lui. C’è sempre un’ombra su di lui e, anche se alla fine si riscatta, io non lo avrei perdonato.
Oltre ai due protagonisti abbiamo molti personaggi secondari, come i vari abitanti dell’isola, l’amica influencer, il subdolo Spertini, l’odiosa Aline e la madre di Margot.
Non posso non citare Greta, mamma pancina di una bimba di oltre 24 mesi che ha passato tutto il libro a dare il suo latte materno, il famoso amore liquido, a questa povera creatura sempre tenuta in braccio, e Gionni che chiama tutte le donne Stella. Fantastici.
Ho apprezzato molto anche come ha sviluppato il rapporto tra Margot e il padre, senza forzarlo, e anche il fatto che non ci sia un ritorno di fiamma con la madre. 
Si vede che l’autrice si è documentata bene, sia per quanto riguarda i luoghi, sia per la parte di architettura, ed è riuscita ad infilare delle spiegazioni tipo guida turistica senza appesantire la lettura.
Il testo è molto scorrevole e va via veloce e mi ha lasciato con la voglia di farmi una gita al lago e di riscoprire quei luoghi quasi dimenticati.

Punto di vista – POV 1’ persona Margot 
Sensualità – Soft
Caratteristiche – Romance adult, age gap, contemporary
Stile narrativo – Scorrevole
Tipo di finale – Autoconclusivo
Voto – 4 stelline 

- Vero -


Ringrazio l'autrice per la copia ARC del romanzo

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