Recensione: Nessuno disturbi l’amore di Anna Zarlenga




Nessuno disturbi l’amore 
di Anna Zarlenga

Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 7 febbraio 2022

Trama
Scrivere d’amore è facile. ma viverlo?
Dori è una scrittrice. A ventotto anni vive ancora con la famiglia, che non la incoraggia affatto, anzi, la soffoca con richieste continue, convinta che in fondo, il suo, non sia un vero lavoro. Ma Dori, sotto lo pseudonimo di Delphine M. Bright, con il primo romanzo ha avuto molto successo. Ha persino sperato che da quel momento in poi la sua vita potesse cambiare. Purtroppo i successivi romanzi non sono andati altrettanto bene e ora il rischio di un altro flop la terrorizza. Come se non bastasse, l’editor la incalza perché consegni in tempo e questa volta condisca la trama “con un po’ di pepe”. Ed è proprio questo il problema. Dori non sa proprio cosa sia il pepe. La sua vita amorosa è ormai da tempo inesistente. In un momento di crisi dovuto allo stress in famiglia, Dori dà fondo ai suoi pochi risparmi e decide finalmente di andare a vivere altrove, per ritrovare un po’ di tranquillità. Non navigando nell’oro, l’unica possibilità è affittare una stanza insieme ad altri studenti. In fondo uno studente dovrebbe studiare: quale fastidio potrebbe mai darle? Dori non immagina proprio in quale guaio sta per cacciarsi.

Lei scrive d’amore, ma non ha una storia.
Lui ha molte storie, ma con poco amore.
Poi, un giorno, le loro strade si incontrano.


La mia opinione

Scrivo di amori e coincidenze, ma ultimamente nella mia vita di coincidenze ce ne sono davvero troppe.

Nessuno disturbi l’amore è un romanzo rosa principalmente comedy, quindi preparatevi a farvi delle grosse risate! La penna di Anna Zarlenga offre una lettura leggera e allo stesso tempo ricca di emozioni, spunti di riflessioni e uno sguardo su una città italiana che almeno una volta va vista: Napoli. 
I protagonisti sono Dori e Alex: la prima è una giovane ventinovenne che vive ancora con i suoi genitori e vuole andare dritta per la sua strada, nonostante la velata (e non troppo) disapprovazione di chi la circonda, si vuole guadagnare da vivere scrivendo romanzi rosa. 
Alex, invece, è anche lui sulla soglia dei trenta e ancora deve finire il suo percorso universitario, è un Peter Pan contemporaneo, bello e dannato; ama scrivere poesie e partecipa spesso a serate di poetry slam, in cui si rivela spesso il migliore e… gli è appena stata affibbiata una nuova coinquilina che proprio non vuole digerire!

La cara Pesciolina non lo sa, ma è appena entrata in un incubo.

L’insicurezza di Dori si fa sentire durante quasi tutto il romanzo, ma riesce a fare dei passi in avanti che si rivelano decisivi per la sua crescita sia personale che professionale. Decide di abbandonare il suo “nido”, la casa dei suoi genitori, su due piedi e decisamente esasperata. Si ritrova faccia a faccia con Alex e nonostante non prometta nulla di buono, sa che qualunque cosa è meglio della situazione da cui proviene. La convivenza non parte nel migliore dei modi, ma piano piano le cose migliorano e i due giungono a un compromesso fruttuoso per entrambi. 
Per scrivere il suo nuovo romanzo e spiccare il volo, la nostra scrittrice ha bisogno di dare una forma credibile ai suoi personaggi e decide di farsi aiutare dal coinquilino, che sembra esperto “d’amore” (per lo meno in ambito attrazione e storie che hanno poco di amoroso ma molto di sensuale e accattivante). 
Alex si rivela essere un ottimo maestro di vita e riesce a dare la giusta ispirazione a Dori, mettendo forse un po’ troppo di sé stesso in questa esperienza e rischiando di caderci con tutte le scarpe!

«So esattamente di cosa parli.» 
Perché è così. Mi sono ostinato a negarlo, ma io e lei siamo più simili di quanto ciascuno di noi voglia ammettere. E siamo a un punto di svolta della nostra vita.

La leggerezza che mi ha dato questa lettura è impagabile: ci sono momenti in cui una lettura di questo tipo è necessaria e fa letteralmente spuntare il sorriso sulle labbra! Ho apprezzato in modo particolare la riflessione metanarrativa e tutto quello che riguarda la scrittura, proprio perché in un romanzo rosa si parla di una scrittrice che si occupa di questo e smonta pagina dopo pagina la stereotipizzazione che colpisce il genere. Consigliato!

Punto di vista: prima persona alternato 
Stile narrativo: scorrevole, leggero, molto curato
Caratteristiche: scrittura, odio-amore, coinquilini
Sensualità: presente, soft
Tipo di finale: autoconclusivo 
Voto: 4,5 stelle




Ringrazio Newton Compton per la copia ARC del romanzo

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