Recensione: Arrendersi di Amy Daws




Arrendersi
di Amy Daws
(Harris brothers #4)

Editore: Hope Edizioni
Data di uscita ebook: 07 marzo 2022

Trama
Una notte di resa completa è tutto ciò che serve...
Gareth Harris, il celebre e riservato difensore del Manchester United, ha il pieno controllo su ogni aspetto della sua vita. Tuttavia, l’intera esistenza trascorsa a supportare i suoi fratelli e a fare le veci di un padre emotivamente assente comincia a far sentire il suo peso.
Sloan Montgomery è una personal stylist, il cui mondo è stato ribaltato quando si è ritrovata incinta e costretta a trasferirsi a Manchester, con un uomo che, ben presto, si è rivelato non essere il suo “per sempre”. Dopo un divorzio recente e in lotta per la custodia condivisa di sua figlia, il controllo è diventato un concetto aleatorio per questa americana trapiantata in Inghilterra.
Sia Gareth sia Sloan hanno bisogno di sentirsi liberi; di assaporare un istante in cui entrambi possano dimenticare il passato e le pressioni familiari, e semplicemente... arrendersi.
Nessuno può prevedere ciò che accadrà quando abbasseranno la guardia.

La mia opinione

Veramente un gran bel libro! La storia di Gareth e Sloan, che in realtà è una dilogia e che si concluderà con il prossimo volume, non poteva che essere all’altezza dell’intera serie, di cui io sono una grande fan. Ho sempre trovato questa autrice molto valida, mi piace molto come scrive in inglese e devo ammettere che è stato fatto un lavoro egregio nella traduzione, che ha saputo ricreare quella fluidità linguistica tipica dell’autrice e la dinamicità dei dialoghi originali, sempre molto coinvolgenti e mai banali. Chi ha letto i libri precedenti e ha seguito il percorso di questa famiglia sa già che in questa storia verranno finalmente rivelate le motivazioni dietro molti comportamenti non solo di Gareth ma dell’intero clan degli Harris. L’autrice fa un lavoro magistrale nel far avvicinare il lettore alla vera personalità di Gareth, a ciò che agita la sua mente, a quello che ha distrutto il suo cuore e a ciò che lo aiuta a sentirsi meno oppresso e più libero. Stessa cosa viene fatta per il personaggio femminile, la dolce ma fortissima protagonista Sloan, che rivelerà una parte di sé che nessuno si aspettava, me inclusa. Devo dire che mai coppia mi è sembrata tanto giusta ed equilibrata in questa serie quanto quella formata da Gareth e Sloan. Li ho amati, entrambi, in maniera profonda seppur io sia lontana dalle esperienze di vita che hanno vissuto e da quel mondo che permette loro di sfuggire ad una vita da cui si sentono oppressi. È un viaggio bellissimo, che parte dal momento in cui i due si incontrano per la prima volta (e che avviene leggermente prima gli avvenimenti del primo libro) fino al momento in cui si svolgono gli eventi raccontati. Vengono così spiegati e ripresi dal punto di vista di Gareth alcuni episodi già vissuti nei libri precedenti ma che sono riportati in maniera tale da non togliere nulla alla comprensione della storia per coloro che si avvicinano a questa serie con questo libro. 
Non fare spoiler è difficile ma posso dirvi che lui, Gareth Harris, è il calciatore più famoso del Manchester United e lei, Sloan Montgomery, è una personal stylist, la sua personal stylist.
Lei è sposata ed ha una figlia appena uscita da una situazione difficilissima, lui vive sotto i riflettori ed è sommerso di responsabilità ed aspettative. Entrambi vivono vite in cui si sentono incastrati. Lui perché ha troppe responsabilità verso il suo lavoro e la sua famiglia, lei perché non ha nessun controllo sulla sua vita. L’attrazione di Gareth per Sloan è immediata, ma l’anello al dito di lei è un limite invalicabile. Ma quando quell’anello, anni dopo, non c’è più, allora tutto sembra di nuovo possibile. Una notte di fuoco tra i due li porta a scoprire che tra loro, oltre la passione e l’attrazione, c’è qualcosa in più ad unirli: durante l'intimità a lei piace assumere il controllo mentre a lui piace sbarazzarsene. 
Non è un atteggiamento perverso il loro. Lo spiegano bene loro stessi in una conversazione: “Non si tratta di vero BDSM, ma solo di ...escapismo. O come l’hai chiamato tu. Libertà”. 
Insieme esplorano e si avventurano in questo legame che permette ad entrambi di riportare equilibrio nelle loro menti e nelle loro vite. Ma queste regole valgono solo in camera da letto, al di fuori di essa il nostro Gareth il controllo non lo cede proprio a nessuno mentre Sloan deve arrendersi ed accettare le imposizioni del suo ex marito. 
Il quadro psicologico di entrambi i personaggi è costruito benissimo, le scelte di vita risultano credibili e verosimili, magari un tantino estreme per alcuni, ed è per questo che il risultato finale è ottimo. 
Una storia un po' diversa ma ugualmente forte, bella e coinvolgente, dove si sogna, si sospira, ci si sventola forte con il ventaglio per via del ‘bollore’, dove si ride di cuore e si versano lacrime sincere (preparate i fazzoletti per le scene di Gareth-bambino con la mamma malata). 
Non perdetevela, è tutto fuorché banale o intrisa di cliché. Mi sento solo di avvisare che il finale resta aperto su una scena decisamente importante.    

POV: Doppio
Stile: Fluido, narrazione al presente
Caratteristiche: Sport-Romance (calcio)- vicinanza al BDSM, traumi infantili
Sensualità: Alle stelle
Finale: Aperto e con un colpo di scena
Voto: 4,5 stelle


Ringrazio Hope edizioni per la copia ARC del romanzo 

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