Recensione: Misty di Mary Lin




Misty 
di Mary Lin
(Red Oak Manor Collection #4)

Self-publishing su Amazon
Data di uscita: 16 marzo 2022

Per Connor Reyes il maniero è casa.
Rigido, schematico, severo, ha fatto sue le regole dell’istituto e il suo obiettivo è difendere Red Oak Manor e i ragazzi che vivono lì.
Tutto procede in maniera lineare, fin quando a varcare i cancelli arriva una ragazzina che rischia di minare la sua stoica pazienza.
Per Misty Clark l’istituto è una condanna.
Problematica, sprezzante, insolente, non segue alcuna regola e il suo unico obiettivo è riuscire a scappare dall’incubo che per lei è il maniero. Qualcuno, però, ha il compito di impedirglielo.
Lui non si lascia scalfire dai sentimenti.
Lei è un concentrato di emozioni.
La convivenza forzata di due personalitĂ  così diverse non può che generare continui scontri, eppure… dietro la nebbia che circonda quella ragazzina turbolenta e ribelle, Connor riesce a scorgere il dolore che la tiene prigioniera. Per arrivare alla vera Misty, dovrĂ  squarciare il velo del passato dietro cui lei si nasconde.
Misty è un rompicapo emotivo, ma Connor è deciso a risolverlo.


La mia opinione

Misty è il quarto capitolo della Red Oak Manor Collection, anche questo autoconclusivo, ma anche questo collegato ai precedenti. 
Avevamo giĂ  intravisto Connor nel libro su Virginie e qui finalmente si prende tutto il suo spazio. 
Connor vive al maniero da quando ha nove anni e fa parte della nuova generazione, quella che ha vissuto sotto le regole di Miss Price ma che ora si ritrova, per fortuna, sotto la direzione di June. Il maniero non è piĂą lo stesso di una volta, ma i ragazzi che lo abitano si, hanno ancora storie tragiche alle spalle e caratteri spesso difficili. Ma non Connor, no, lui è calmo e schivo, un genio con un QI invidiabile, tutto regole e ubbidienza, quella che impone a tutti e che tenterĂ  di imporre, senza particolari successi, anche a Misty. 
Misty che giĂ  dal nome è tutto un programma, che arriva a Red Oak arrabbiata col mondo ma solo perchĂ© è troppo ferita e sa che il suo cuore non reggerebbe altre delusioni. Che è disubbidiente e menefreghista, è caos allo stato puro e totalmente fuori dal controllo di Connor. 
Ovviamente tra i due le cose iniziano malissimo, Misty è un gattino selvatico che non esita a tirare fuori gli artigli, Connor invece, un sergente rigido come un palo che si prende il compito di tenerla d’occhio per fare un favore a Miss June. Eppure, come la pioggia, lentamente e costantemente le cose iniziano a cambiare, le distanze ad accorciarsi e le diversitĂ  a fondersi fin quasi a scomparire.
Ho sofferto pagina dopo pagina per il passato di Misty e ho scoperto insieme a lei come comprendere Connor, con le sue abitudini e la sua mania di controllo.
Questo libro mi ha fatta riflettere sul concetto di “strano”. Una parola che usiamo, spesso in modo improprio, per descrivere quello che vediamo diverso da noi. Ma chi decide chi o cosa è strano? E quanto pesa questa parola, sulla persona alla quale viene rivolta? 
La scrittura di Mary Lin affronta tematiche terribili con una delicatezza disarmante e sebbene i protagonisti siano così giovani, ci appaiono già adulti e sofferenti.
Mi aspettavo due personaggi diversi ma anche stavolta sono rimasta sorpresa dalle scrittrici della Collection, per questo, ho deciso che d’ora in poi mi lascerò semplicemente trascinare dalla corrente.

Punto di vista: Prima persona alternata
SensualitĂ : Soft
Caratteristiche: Young adult, hate to love, crescita personale 
Stile narrativo: Scorrevole, intenso e coinvolgente 
Tipo di finale: Autoconclusivo 
Voto: 4.5 stelle

- Laura - 

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