Recensione: CANDY di Jenny Anastan





CANDY
di Jenny Anastan
(Red Oak Manor Collection #7)

Self-publishing
Data di uscita su Amazon: 16 Maggio 2022

C’è chi spende la sua vita assecondando i desideri altrui, mettendo da parte i propri. E c’è chi, nel ricordo di qualcuno che ha sbattuto una porta dietro di sé, spreca la propria esistenza cercando di dimenticare il dolore.

Opal ce l’ha fatta: si è realizzata, aprendo la propria agenzia di eventi prima dei trent’anni. Ha un fidanzato devoto e delle amiche fedeli che la conoscono meglio di quanto lei conosca se stessa. Della ragazzina cresciuta all’ombra del maniero di Red Oak Town resta solo la pallida eco di un passato annacquato. Nulla può incrinare la sua serenità.
Nulla, eccetto il matrimonio che deve organizzare. Perché non si tratta del solito evento da gestire alla perfezione, ma di una bomba pronta a scoppiarle tra le dita. E nel cuore. Infatti, quando Preston, il fratello della sposa, la chiama con il soprannome simbolo del loro vecchio legame, la miccia si accende e non c’è alcun modo di spegnerla.

Preston non ha niente da temere: è proprietario di un hotel di lusso, ha una famiglia ricca alle spalle e una fidanzata di rappresentanza che non gli sta troppo addosso. 
Ha tutto sotto controllo. 
Tranne lei.
L’unica persona con cui si sia mai sentito davvero se stesso. Colei che l’ha saputo sfidare e che è arrivata a un passo dal vincere ogni sua resistenza. Ma la strada è stata tracciata molti anni prima e lui non può permettere ai suoi desideri di mettersi in mezzo. Non può, eppure resistere è più difficile che mai.
Perché il passato è un maledetto parassita che si nasconde nell’angolo più buio dell’anima e si nutre di ogni ricordo fino a colpire a tradimento al primo sguardo. E a volte, replicare gli stessi sbagli ha un sapore più dolce del fare la cosa giusta.


La mia opinione

Candy è il settimo capitolo autoconclusivo della Red Oak Manor Collection e qui conosciamo finalmente la storia di Opal e del suo grande (e borioso e arrogante e presuntuoso) amore, Preston.

Essendo il primo libro di Jenny Anastan che leggo, non sapevo cosa aspettarmi, ma devo dire che non sono rimasta delusa. La sua scrittura è davvero scorrevole, tanto che sono arrivata alla fine senza neanche accorgermene. 

Nonostante ci troviamo di fronte ad un second chance, la storia è ambientata nel presente con pochi salti temporali nel passato, cosa che personalmente ho apprezzato.

Opal e Preston si conoscono da ragazzi, lei vive all’orfanotrofio e lavora al Candy Shop, per mettere qualche soldo da parte, nella speranza di riuscire a prendere una borsa di studio per la Columbia e cambiare finalmente vita. Ed è proprio al negozio che incontra Hanna, una ragazza ricca ma gentile, che non la tratta come fanno tutti gli altri e non la guarda come la piccola orfanella di Red Oak, ma anzi, la invita spesso a casa sua dove Opal si scontrerà inevitabilmente con Preston, il fratello maggiore di Hanna.

Lei capisce da subito che lui è fuori dalla sua portata, è ricco, bello e non guarderebbe mai una come lei, eppure, quando lui inizia a parlare male dei suoi amici al maniero lei non può proprio fare a meno di mordersi la lingua. È così che piano piano i due si avvicinano, l’astio iniziale si trasforma in qualcos’altro e anche se lui in pubblico fa finta di non conoscerla, quando sono soli è ancora il ragazzo dolce che le promette amore. È meglio così per entrambi, o almeno questo è quello che Opal continua a ripetersi fino al giorno in cui Preston non ritorna dal college con la sua ragazza ufficiale, spezzandole definitivamente il cuore.

Anni dopo, Opal si è costruita una vita che la soddisfa, ha una relazione stabile e sicura, è un’organizzatrice di eventi, ha un’agenzia tutta sua ed è proprio grazie ad essa che Hanna la contatta per occuparsi del suo imminente matrimonio. 

Purtroppo questo vuol dire avere di nuovo a che fare anche con suo fratello.

Preston si è infatti trasferito da poco a New York, anche lui è un uomo realizzato, ha acquisito uno degli hotel più lussuosi della città, ha una fidanzata bella e ricca che la sua famiglia approva, e ha finalmente dimostrato a tutti di essere molto di più del suo cognome.

Quando però il passato tornerà a bussare e si mischierà al presente, tutta la stabilità che pensavano di aver raggiunto svanirà nel nulla. D’altronde, non si può scappare dal primo amore. 

Ho adorato l’ambientazione newyorkese e la capacità di Opal di rialzarsi sempre, si è fatta da sola e non ha nessuna intenzione di farsi calpestare di nuovo, è stanca di essere sempre “l’altra”, perché se è vero che Preston è il suo tallone d’Achille al quale non riesce a dire no, è anche vero che è sempre lui a cercarla per primo. 

Devo ammettere che lo avrei volentieri preso a schiaffi, ripetutamente, per fargli capire che anche le parole hanno il loro peso e che adesso è abbastanza adulto per smetterla con la paura. 

Nonostante questo però, il libro mi è piaciuto molto e adesso non vedo l’ora di conoscere finalmente la NASA.

Punto di vista: Prima persona alternata 
Sensualità: Presente ma non eccessiva
Caratteristiche: Second chance, primo amore
Stile narrativo: Scorrevole e coinvolgente
Tipo di finale: Autoconclusivo 
Voto: 4.5 stelle

- Laura -

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