Recensione: Ogni strada porta da te di Mariana Zapata

 

 
Ogni strada porta da te
di Mariana Zapata

Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 1 Giugno 2022

Trama 
Quando il destino ti mette davanti a un bivio la cosa migliore da fare è ascoltare il tuo cuore

Aurora De La Torre ha trascorso anni difficili, ma non ha intenzione di stare ferma a commiserarsi. E così è tornata nella piccola città in cui ha trascorso l’infanzia. I ricordi sono dolorosi, ma è sicura che ci siano altrettanti momenti felici ad attenderla. E non è il tipo che si lascia scoraggiare dagli ostacoli. Il suo arrivo, però, non è dei più semplici: ha affittato un piccolo appartamento sopra il garage di una villetta, ma una volta lì scopre che l’annuncio è stato messo online dal figlio adolescente del proprietario, all’oscuro di tutto. Prima che Tobias Rhodes possa provare a cacciarla, Aurora si mette in testa di convincerlo a farla rimanere. E chissà che il suo buonumore non riesca a conquistare il burbero padrone di casa…

Il lieto fine potrebbe nascondersi in un piccolo appartamento in affitto…


La mia opinione


Ogni strada porta da te è il nuovo romanzo di Mariana Zapata, avevo grandi aspettative e come sempre sono state superate. Questo libro è un viaggio meraviglioso, un viaggio lento e intenso, pieno di amore e redenzione. Quasi poetico. 
A fare da sfondo alla storia ci sono le montagne del Colorado, in particolare quelle di Pagosa, dove Aurora è nata e cresciuta prima di trasferirsi in Florida, in seguito alla morte di sua madre.
Adesso però, è pronta a tornare a casa, ha trovato un appartamento in affitto all’ultimo secondo e ora è lì, proprio dove sua madre voleva che fosse. 
L’appartamento in questione si trova sopra il garage di Tobias Rhodes, peccato che non sia stato lui ad affittarglielo, ma suo figlio Amos, un adolescente timido dal cuore immenso e dal talento musicale inaspettato. Quando Rhodes lo scopre va su tutte le furie e le concede solo un mese per restare, poi dovrà trovarsi un'altra sistemazione. 
Comincia così una sorta di convivenza forzata, condita da saluti rubati, sguardi fugaci e sorrisi conquistati a dura fatica. 
Rhodes è un uomo di poche parole ma dal cuore grande, ha lavorato in marina per vent’anni e ora si è trasferito a Pagosa come guardia forestale, per stare vicino al figlio, dopo essersi perso gran parte della sua vita. I suoi genitori non sono stati dei modelli da seguire e lui vuole essere un padre migliore per Amos. E' stato ferito dalle persone che avrebbero dovuto amarlo e anche per questo non sa come esprimere i suoi sentimenti verso Aurora, sentimenti che piano piano cominceranno a germogliare incontrollati.
Anche Aurora però ha un passato difficile, è stata usata e poi buttata via come uno straccio vecchio. Nonostante questo non si lascia abbattere, continua a sorridere e a dispensare amore, anche se si sente umiliata e delusa. Con la sua parlantina riuscirà a conquistare prima il cuore di Amos e poi anche quello di suo padre. Benché lei parli tanto e lui grugnisca appena, insieme sono perfetti e bellissimi.
Ho amato ogni istante di questa storia, ogni parola rubata, ogni piccolo gesto e ogni dimostrazione. Questo libro è un tributo all’amore, ai nostri cari e alla vita in generale, che va vissuta con coraggio, nonostante a volte possa rivelarsi dura e dolorosa. Una storia che inizia lenta e si prende il suo tempo, proprio come fa la vita e ci insegna che il dolore va a attraversato prima di poter essere superato. 
Lo consiglio a tutti, agli amanti dello slow burn, a chi ama la scrittrice e anche a chi non l’ha mai letta, buttatevi e non guardatevi indietro.

Punto di vista: Prima persona femminile
Sensualità: Presente ma non eccessiva
Caratteristiche: Slow burn, contemporary romance
Stile narrativo: Scorrevole e profondo
Tipo di finale: Autoconclusivo 
Voto: 5 stelle



- Laura -

Ringrazio la Newton Compton Editori per la copia ARC del romanzo 


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