Recensione: I tre doni di Paride di Leila Awad



I tre doni di Paride 
Leila Awad

Self-publishing
Data di uscita: 28 maggio 2022

Trama 
Per Charles Doyle la mitologia greca è la chiave di lettura del mondo, azioni e conseguenze che studia e analizza con precisione quasi chirurgica. Scrittore di successo, professore di Cambridge, marito impeccabile: Doyle ha trascorso gran parte dei suoi quarant'anni costruendosi attorno una realtà perfetta, che custodisce gelosamente.
Almeno finché non arriva quel libro che proprio non riesce a scrivere e che lo spinge, all'improvviso, a lasciare l'Inghilterra per cercare rifugio in Grecia, nella speranza che l'eco dell'antichità sblocchi la sua penna.

Thea Alexopoulos ha imparato a nuotare prima ancora di camminare e a misurare la vita attraverso le infinite sfumature dei miti che la nonna le raccontava mentre la guardava dirigere la piccola pensione che, con il tempo, ha preso in mano rendendola il fiore all'occhiello dell'isola greca in cui è nata e cresciuta.

I loro mondi non potrebbero essere più diversi, e non solo perché c'è un'intera generazione a separarli. Eppure, in quei luoghi in cui il tempo sembra quasi essersi fermato, le loro vite si scontreranno cercando una risposta all'unica domanda che spaventa entrambi: perché Paride scelse l'amore?

La mia opinione 

I tre doni di Paride è il nuovo romanzo di Leila Awad, che questa volta ci porta su una splendida isola greca – Spetses. I protagonisti sono un professore di Cambridge in cerca d’ispirazione per il libro che proprio non ne vuole sapere di venire fuori e Thea, una giovane donna che ama la sua isola, dove gestisce insieme alla nonna Villa Elena.
È proprio a Villa Elena che l’apparentemente inavvicinabile prof. Doyle e la giovane e spensierata Thea si conoscono: lui ha appena affrontato qualcosa che non avrebbe mai pensato, un viaggio lontano da tutto quello che conosce e fa parte della sua vita abituale, e lei vive respirando l’aria del mare, sognando ma avendo paura di fallire, è bloccata in un limbo che non sa neanche esistere.

«Mi immergo in quella marea di volti, alcuni sconosciuti, altri ormai familiari, ma resto sempre a pelo d’acqua, senza mai andare a fondo. Senza mai dare tutto e prendere tutto. Scegliere Afrodite dovrebbe essere spaventoso, perché non c’è nulla che ci mette a nudo quanto l’amore, che mette tutto in discussione, che dà tutto e toglie tutto.»

Questo libro è un viaggio, un’esperienza, alla scoperta di sé stessi e dei propri limiti ma soprattutto dei desideri più profondi e della loro accettazione. Ho trovato i personaggi molto veri, molto umani: ognuno con le proprie immobilizzanti paure, ardenti passioni e un’intelligenza unica nel suo genere. La profondità della storia arriva al lettore tramite le parole, i discorsi e le azioni dei personaggi. 
Thea e Charles mi hanno fatto sognare, penare ed emozionare, molto. 
Se volete fare un giro in barca e ammirare le bellezze della Grecia attraverso gli occhi di chi si sa stupire nonostante tutto e amate la mitologia I tre doni di Paride è il libro che fa per voi. 


Punto di vista: prima persona alternato 
Sensualità: presente
Caratteristiche: age gap, profondo, scelte 
Stile narrativo: curato nei dettagli, scorrevole 
Tipo di finale: autoconclusivo con epilogo 
Voto: 5 stelline



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