Recensione: Fuoco nel ghiaccio di Keira Andrews




Fuoco nel ghiaccio 
di Keira Andrews

Editore: Triskell edizioni
Data di uscita: 14 novembre 2022

La temperatura si abbassa e l’atmosfera… si surriscalda.

Tormentato da ciò che ha perso in Afghanistan, il capitano Jack Turner si trova a un punto di svolta. Una missione di routine nell’Artico lo strappa dal suo noioso lavoro d’ufficio, ma le cose con il Ranger canadese che dovrebbe guidarlo in quelle terre così ostili e pericolose partono con il piede sbagliato. Jack non sa quale sia il suo posto, ma di certo preferirebbe che non fosse nella stessa tenda del sergente Kin Carsen.

L’Artico scorre nelle vene di Kin, che non riesce a lasciarsi la tundra alle spalle. Vorrebbe poter vivere apertamente la sua omosessualitĂ , ma l’estremo nord non è tollerante come il resto del Canada. Nonostante la solitudine è orgoglioso del suo ruolo di responsabilitĂ  di Ranger, incaricato di pattugliare le terre sterminate che conosce così bene. Ma con Jack si trova in un territorio sconosciuto, e quando una tempesta li isola dal mondo, tra di loro si accende un desiderio inatteso. Ben presto si ritrovano a lottare per la sopravvivenza, due sconosciuti che possono contare solo l’uno sull’altro.

La mia opinione

Torna Keira Andrews con un nuovo, breve, ma intenso libro. Davvero breve, perché siamo intorno alle 100 pagine, quindi non aspettatevi chissà quale approfondimento o sviluppo della storia.
Ci troviamo nell’estremo nord del Canada, in pratica ai confini della Terra, dove vivono una manciata di persone, animali e ghiaccio, tanto ghiaccio. 
Essere gay in un posto così sperduto è davvero difficile, e lo sa bene il ranger Kin. Pochissime possibilità di conoscere persone e di vivere liberamente i propri desideri.
Ma ecco spuntare il capitano Turner, in missione per l’esercito, per valutare il posto. Kin lo dovrĂ  scortare nelle terre che conosce come le sue tasche. 
Jack, di ritorno da una missione sanguinosa in Afghanistan, è stanco del lavoro d’ufficio e accetta la trasferta. Di certo non è abituato al freddo polare della zona e non è pronto per l’attrazione che prova per il bel ranger.
Galeotta fu la tenda e il bisogno di riscaldarsi…
Data la brevitĂ  non si può fare una valutazione completa ma se lo consideriamo come una breve novella che descrive il primo incontro tra due persone allora l’esperimento è riuscito. 
Jack e Kin hanno voglia di riscatto ma soprattutto di vicinanza e quale posto migliore di una tenda durante una bufera?
Sicuramente c’era il materiale per tirare fuori una bella storia corposa ma anche così il libro non è male, anche se tutto risulta così solo accennato.
Stile sempre scorrevole, è una buona novella per passare un’oretta e immergerci nel gelido Artico.

Punto di vista – POV 3’ persona 
SensualitĂ  – Soft
Caratteristiche – Romance adult, m/m, contemporary
Stile narrativo – Scorrevole
Tipo di finale – conclusivo
Voto – 3.5 stelline 

- Vero -


Ringrazio Triskell edizioni per la copia ARC

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