Recensione: Niente di buono di Stevie J. Cole e L.P. Lovell



Niente di buono
di Stevie J. Cole e L.P. Lovell
Serie: Dayton #2

Editore: Triskell Edizioni
Data di uscita: 1 novembre 2022

Trama 
Lui era il re scapestrato del liceo di Dayton. Io ero la cinica principessa esule dal mio regno. Eravamo in guerra. È iniziato tutto con una bugia e una sveltina andata nel verso sbagliato. Sebbene sapessi che dal mio incontro con Bellamy West, l’affascinante ragazzaccio della nostra piccola città, non sarebbe venuto niente di buono, non mi ero aspettata che gettasse benzina sul fuoco della mia vita incasinata. Per poi andarsene con un ghigno sexy e lasciarmi lì a bruciare.
E quanto bruciavo…
Lui mi ha fatta licenziare.
Io l’ho fatto arrestare.
Eravamo nemici, e poi non più. Un tocco di troppo e mi sono trovata a bramare ogni sua parola perversa.
Ogni sporca promessa.
Bellamy West non era niente di buono, e io volevo essere cattiva.
Al diavolo il Principe Azzurro. Ho scritto la mia storia d’amore con il cattivo.
E per questo ho pagato un prezzo salato.

La mia opinione

Dopo "Non è un principe" ero super curiosa di entrare di nuovo nel mondo creato dalla Cole e dalla Lovell e devo dire che "Niente di buono" non mi ha per nulla delusa.
Drew è nei guai nella sua scuola per aver copiato durante un esame. Per insegnarle una lezione, il padre la iscrive alla scuola pubblica lì vicino per una manciata di settimane. Lì conosce Bellamy, la definizione fatta a persona di bad boy. Lui è un trafficante di droga, stronzo, che fa di tutto per tenere al sicuro la sua famiglia.
Due persone che normalmente non avrebbero mai avuto l'occasione di incontrarsi, si ritrovano nello stesso spazio ristretto e le cose prendono una piega decisamente infuocata. Soprattutto visto che una cosa in comune ce l'hanno: ad entrambi piace giocare sporco.
Ammetto che "Niente di buono" mi è piaciuto un po' di più rispetto al precedente. Non so se sia perché ormai ero entrata nello spirito della Dayton, o perché i protagonisti in generale siano un po' più piacevoli, ma il risultato è quello. C'è da dire che in ogni caso è tutto molto amplificato. Ci sono scene tipiche di una soap opera americana, ma sinceramente questo tipo di libri mi piace in modo particolare. Ha un modo tutto suo di coinvolgerti, che gli altri non sempre hanno.
Mi è piaciuta Drew. Lei recita un po' la parte della ragazza ricca e viziata, ma vediamo anche subito che c'è molto altro dietro. È una ragazza forte che vuole principalmente affetto. Ha bisogno di essere vista e non solo trattata come un oggetto di cui liberarsi.
Bellamy è davvero uno stronzo, anche troppo. Come Drew, però, anche lui nasconde un altro lato e si scopre che è un po' un cuore di panna. Tratta benissimo gli amici, ma ancora meglio la sua famiglia. Insomma, duro all'esterno ma morbido dentro.
I due insieme fanno scintille, ho amato la chimica che si è creata fin dall'istante e ho adorato vedere come si evolveva man mano che si conoscevano e che riuscivano ad intravedere tutte le loro sfaccettature.
Ammetto che ho apprezzato anche di più il finale di questo romanzo rispetto al primo, 
Se vi piacciono i romance ambientati al liceo ma con scene spicy, che sono enemies-to-lover, e con protagonisti di classi sociali diverse, questo romanzo non può di certo mancare nella vostra libreria. E non fatevi problemi a leggerlo senza aver cominciato il primo, sono del tutto indipendenti tra loro.

Un vago sorriso le incurvò le labbra. «Tu sei il mio cavaliere con l’armatura di seconda mano.»
«No, piccola. Io sono il cattivo che vuole farsi la principessa.»
«Io? Oh, no, io sono la regina malvagia.»

Punto di vista: prima persona, alternato
Sensualità: scene esplicite
Caratteristiche: romance YA/NA, enemies-to-lovers, classi sociali diverse  
Stile narrativo: scorrevole 
Tipo di finale: chiuso, soddisfacente
Voto: 4,5


Ringrazio la Triskell Edizionezioni per la copia ARC del romanzo.


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