Recensione: Edrina di Naike Ror



Edrina
di Naike Ror
(r.u.d.E. #4)

Editore: Self-publishing
Data di uscita: 8 agosto 2023

Trama
La venticinquenne Kaylee Salander sta per ricominciare da capo, soprattutto perché non ha altra possibilità che questa. Dopo essersi lasciata i ricordi furiosi alle spalle, è pronta per trasferirsi a Darwin, in una periferia degradata dove tutti sembrano avere qualcosa da nascondere, dove il confine tra giusto e sbagliato sembra impercettibile.
È il posto perfetto per lei, che di segreti ne ha tanti.
Regina spodestata, figlia di una legge non scritta creata dagli uomini per altri uomini, coltiva l’unico desiderio di riavere il proprio regno.
E annientarlo per sempre.

Anche Maksim Viktorov, membro di una delle più potenti organizzazioni criminali russe di stanza in Australia, inquilino dello stesso palazzo in cui vive Kaylee, ha un segreto.
Anzi, più di uno.
Cresciuto in un paesaggio di ghiaccio e miseria ha imparato presto che la violenza non è la soluzione ma l’unico modo per salvare la pelle.
Non ci sono morale, rimorsi o pietà che fermino Maksim dall’assolvere il proprio compito: distruggere il nemico, combattere una battaglia per cui fin da bambino è stato addestrato, in un mondo consacrato al male, in cui tutti rubano e nessuno è ladro.

L’incontro tra Maksim e Kaylee è dominato dalla diffidenza, dall’odio e dalla passione bruciante. Tutti e due sanno di non potersi concedere di più, perché il cuore non può avere alcun ruolo in questa sanguinosa rivolta.
Eppure i sentimenti non seguono la disciplina d’onore della bratva, nascono senza regole, incontrollati e irragionevoli.

Forse può esserci redenzione per Kaylee e Maksim, schiavi delle proprie bugie, anime tanto cupe quanto limpide e coraggiose, ma ogni scelta comporta un prezzo da pagare.
E se quella scelta è l’amore, il costo potrebbe essere enorme.

La mia opinione

Pensami come se fossi l'onda di uno tsunami, più che il terremoto che lo muove.

Eccoci qui con il quarto volume della serie r.u.d.E di Naike Ror, Edrina, iniziata nel lontano, si fa per dire, 2015 arriva quest’anno alla sua conclusione. Esattamente come gli altri volumi, anche questo è un auto-conclusivo e il filo che fa da collante è solo uno, il genere: suspense. 

Siamo di fronte a una trama di per sé non troppo complicata, ma ambientata in un contesto assai fitto, dettagliato, pregno di informazioni essenziali per poter capire tutto. La ricerca che l’autrice ha fatto e il tempo che vi ha dedicato emergono pagina dopo pagina, e nulla è mai lasciato al caso. 

I protagonisti, allo stato dell’arte, sono Kaylee Salander e Maksim V. Kaylee si è appena trasferita in un complesso di abitazioni fatiscente a Darwin, in Australia, mentre Maksim è appena uscito di prigione e torna a fare quello che gli riesce meglio: comandare il suo territorio in quanto Vor della mafia russa in territorio australiano. I due sono dirimpettai e laddove Kaylee sta cercando di ricominciare da capo la sua vita, cavandosela con poco, Maksim è una vera spina nel fianco: le dà ordini e fa di tutto pur di farle capire chi è che comanda lì…
Non mi dilungo oltre nel dare informazioni sulla trama, perché il rischio spoiler è elevatissimo e questo libro va scoperto e assaporato capitolo per capitolo. 

Le dinamiche relazionali di fronte cui si trova il lettore sono ben riconoscibili, familiari: odio — poca capacità di sopportazione — mischiato a tanta attrazione, differenze di estrazione sociale e di vita (anche se lo stampo sembra essere lo stesso), entrambi i protagonisti hanno un carattere forte che va a cozzare con quello dell’altro creando atmosfere e dialoghi molto interessanti. Quello che complica il tutto e tesse una ragnatela molto fitta è l’elemento “mafia” e tutto ciò che lo riguarda. 

«Chi sei?»
«E tu chi sei?»
«Uno che vuole sapere chi sei. Tu chi sei?»
«Una che vorrebbe essere creduta.»

Naike Ror ha dato vita, su pagina, a un ballo delle maschere intenso, ardente e incalzante, dove la domanda “chi sei” apre e chiude le danze senza alcuna garanzia di risposta. Ogni elemento, anche quelli più marginali, concorre alla costruzione della storia e al suo scioglimento, nulla nasce per caso e i colpi di scena sono fortificati da un vero senso di suspense. 

Non posso che consigliarvi questo romanzo. Se amate i mafia romance, potrebbe fare al vostro caso, ma anche se non siete lettori abituali di questo sotto genere ci farei un pensierino. C’è una leggera vena dark che ho apprezzato tantissimo perché va a completare un quadro che altrimenti sarebbe rimasto senza colori. Leggetelo! 


Punto di vista:  prima persona alternato (Maksim/Kaylee)
Sensualità:  presente, scene forti
Caratteristiche: mafia romance, dark, enemies to lovers
Stile narrativo: scorrevole, curato
Tipo di finale: autoconclusivo
Voto: 5 stelle



Ringrazio l'autrice, Naike Ror, per la copia ARC del romanzo

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