Recensione: Il lieto fine non esiste! di Daniela Volonté





Il lieto fine non esiste! 
di Daniela Volonté

“Questa storia era una bolla di sapone destinata a scoppiare, eppure lì dentro c’era tutta l’aria di cui avevo bisogno per sopravvivere”.

Maggie ha un animo gentile, disponibile e accondiscendente con tutti e proprio questo suo carattere l’ha portata ad accettare una relazione segreta sfumata nel dover organizzare il matrimonio del suo amante. 
Giura a se stessa di non comportarsi mai più da crocerossina, ma quando ascolta una melodia che le rapisce il cuore e le prende l’anima forse dovrà cambiare idea.
William ha un passato turbolento e convivere con il suo senso di colpa è ormai impossibile, perciò decide di sparire nel nulla e di far parte di quel popolo di invisibili che si muove per New York City senza lasciare traccia.
Eppure un giorno viene visto davvero e da allora niente sarà più come prima.
Solo una cosa li accomuna: entrambi sanno che il lieto fine non esiste.

La mia opinione

Più di tutto si deve entrare nella testa e nell'anima di Will, è infatti lì che si racchiude tutta la sostanza della storia, perché Will è un vero enigma, non è semplice capire quello che sente e prova. Lui è in conflitto con se stesso perché è convinto di meritare tutto lo schifo che sta vivendo da due anni a questa parte, privandosi di tutto. Non gli interessa dove vive, non gli importa se mangia, se ha freddo ma soprattutto non gli importa del domani, per lui è già difficile vivere l'oggi quindi il futuro è qualcosa che non vede nemmeno. L'unico momento dove si dimentica di tutto quello che lo circonda è quando suona il violino nella metropolitana di NY, in quel momento esistono solo lui e la musica. 
Poi un giorno accade qualcosa di diverso, tra le persone che si fermano a sentirlo suonare c'è una ragazza che sembra ascoltare realmente la sua musica e non limitarsi a rallentare qualche minuto dalla corsa della vita e lanciargli qualche moneta. Lei chiude gli occhi e assapora le note, e questo scatena dentro a Will la necessità di tornare a scrivere canzoni pensando alla sua Biancaneve, ribattezzata in quel modo per i suoi capelli neri e le labbra rosse.
Biancaneve non è altro che Maggie, una dolce ragazza che lavora in una grande agenzia di eventi, che credeva di aver trovato l'amore della sua vita ma che si ritrova con un pugno di mosche e, come se non fosse sufficiente dover sopportare di vederlo tutti i giorni in ufficio, deve anche organizzargli il matrimonio. 
Proprio il giorno di quel matrimonio accade un imprevisto, il violinista ingaggiato non si può presentare e Maggie pensa subito a quel talentuoso ragazzo che suona nella metropolitana e lo ingaggia, un po' per far dispetto al suo ex immaginando come ci sarebbe rimasto male a sapere che un senza tetto ha suonato al suo favoloso matrimonio, ma soprattutto perché Will con il violino in mano è pura magia.
Da quel momento e complice una tormenta di neve che li obbliga a passare diversi giorni assieme, sarà un susseguirsi di una serie di montagne russe che porteranno comunque a qualcosa di meraviglioso.
Devo dire che mi era mancato leggere una storia uscita dalla penna di Daniela Volontè, per me i suoi sono libri coccole, quelle storie che sai per certo che ti porteranno a vivere delle emozioni uniche. 
Will è un personaggio complicato, il suo passato viene scoperto poco a poco e niente fino alla fine è così chiaro come ci viene presentato. Questo è un valore aggiunto alla storia, perché si pensa una cosa e invece alla fine ne viene fuori un quadro completamente diverso.
All'inizio ne esce la sofferenza e anche il menefreghismo con cui lui vive la sua vita, nel senso che a lui non interessa niente di quello che riguarda se stesso, quindi fa delle scelte, quasi tutte sbagliate, che poi si ripercuotono anche su Maggie, che invece è riuscita a vedere oltre quello che Will le ha fatto conoscere. 
Maggie vede la tristezza e la sofferenza che c'è in lui, ma anche tutta la luce che ha negli occhi quando suona. Fa realmente di tutto per farlo tornare a vivere, forte dell'amore che prova per questo ragazzo così sfuggente tanto da aiutarlo anche se questo vuol dire mettersi nei guai. 
Questa è una storia semplice e complicata allo stesso tempo. Semplice perché è lineare e va dritta fino al lieto fine che ci sarà a dispetto della stupidità di Will, ma complicata perché in un amore come il loro dove è il protagonista maschile a boicottare se stesso e la loro felicità, riuscire a tenerla sui binari del reale può rivelarsi difficile, perché basta davvero poco per far sembrare tutto decisamente troppo forzato.
Ma la forza di questa autrice è proprio la semplicità della sua scrittura, lei riesce ad arrivare al punto della situazione senza tanti giri di parole e così facendo riesce anche ad entrare nel cuore di chi legge, perché quello che è scritto è esattamente il modo perfetto per far breccia e trasportarti nel profondo della storia assieme ai protagonisti, e mai come in questo libro questa sua qualità è stata fondamentale. 
In più ci ha regalato un cameo molto gradito dei Sonder  mostrandoci come se la passano Ludo, Nico e tutti gli altri, fondendo queste due realtà così diverse tra di loro eppure così perfette che ha portato questo libro ad un perfetto finale, che come dice Will non è un lieto fine perché il lieto fine non esiste, ma è un meraviglioso inizio!!

Punto di vista: Prima persona alternata
Sensualità: Adeguata al tipo di storia
Caratteristiche: vita da strada, segreti, seconde occasioni di vita
Stile narrativo: scorrevole, lineare, pulito
Tipo di finale: auto-conclusivo 
Voto: 4 stelline



Ringrazio l'autrice per la copia ARC del libro


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