Recensione: Love, theoretically. La fisica dell'amore di Ali Hazelwood



      
Love, theoretically. La fisica dell'amore
di Ali Hazelwood 

Editore: Sperling & Kupfer 
Data di uscita: 21 Novembre 2023 

Trama
Elsie Hannaway è una fisica teorica con una doppia vita: di giorno è una professoressa a contratto che insegna termodinamica nella speranza di ottenere un posto di ruolo, mentre nel tempo libero, dismessi i panni della studiosa, arrotonda il suo misero stipendio lavorando come fidanzata a noleggio e fingendo – meravigliosamente bene – di essere la ragazza perfetta da presentare in famiglia. Tutto procede alla grande, finchĂ© all’improvviso i due universi collidono: Elsie, infatti, incontra il fratello maggiore del suo cliente preferito, un certo Jack Smith, tanto attraente quanto arrogante, che – guarda caso – è un fisico sperimentale dal cuore di ghiaccio che ha rovinato la carriera del suo mentore, minando la reputazione di tutti i teorici del mondo. E che, come se non bastasse, è a capo del dipartimento di fisica del MIT, dove Elsie sogna di lavorare da tutta la vita.
Il rischio di sabotare per sempre la sua carriera accademica è quindi dietro l’angolo… Ma se finire nell’orbita di un fisico sperimentale la spingesse a mettere in pratica le sue teorie sull’amore?


La mia opinione


Love, theoretically. La fisica dell'amore è l'ultimo romanzo della regina degli STEM romance, Ali Hazelwood. Anche questa volta ci troviamo in ambito accademico, i due protagonisti sono infatti due studiosi di fisica: teorica lei, sperimentale lui.
La nostra protagonista è Elsie Hannaway, professoressa a contratto di giorno e finta fidanzata di notte, niente di troppo spinto, ma se vuole mangiare e pagare l'affitto deve per forza trovare il modo di arrotondare il suo stipendio da fame. Se solo tutti i suoi clienti fossero come Greg, di gran lunga il suo preferito, per questo solo a lui concede uscite extra rispetto all'unica concessa a tutti gli altri clienti. Le cose nella sua vita vanno una modesta schifezza, ma si tiene a galla, per lo meno finché il fratello di Greg non entrerà prepotentemente nella sua orbita.
Jack Smith è il capo dipartimento di fisica del MIT, fisico sperimentale e teoricamente il principale nemico giurato di ogni fisico teorico che si rispetti. Ma Jack è anche il protettivo fratello di Greg e quando Elsie riceverà un'offerta di lavoro unica per la sua carriera, si ritroverà ad essere uno dei componenti della commissione di valutazione per i due candidati al posto. Lui la conosce solo come la ragazza di suo fratello, quella che riesce sempre ad accontentare tutti e che di professione fa la bibliotecaria, lei pensa che lui insegni educazione fisica e mangi bambini nel tempo libero, schiacciandoli tra le sue braccia grandi come tronchi d'albero. Il disastro perciò, sarà assicurato.
Anche in questo romanzo vedremo diverse incomprensioni, un protagonista maschile che si rivelerĂ  essere tutto fuorchĂ© il cuore di ghiaccio che la protagonista pensava all'inizio e un cattivo che abbiamo creduto buono per il 90% della storia. 
Devo ammettere che, dopo il terzo romanzo con queste stesse caratteristiche, avrei gradito un cambio di passo, una trama leggermente diversa e magari due protagonisti con caratteristiche nuove. Nonostante questo, la scrittura della Hazelwood rimane magistrale, i suoi protagonisti maschili tra i piĂą dolci, pazienti e solidi che io abbia mai letto e l'attenzione al mondo delle donne nell'ambiente STEM sempre di grande attualitĂ . Per questo, ho letteralmente divorato questo romanzo in pochissimi giorni. 
Anche i personaggi secondari sono davvero fantastici e mi hanno strappato diversi sorrisi.
Punto bonus il cameo di Adam e Olive, l'ho amato.
Questo romanzo è una coccola nei giorni freddi di questo inverno appena accennato, un romanzo rilassato, un confort book che vi scioglierĂ  il cuore e che consiglio a tutte le amanti dell'autrice. 
Adesso non vedo l'ora di leggere il suo nuovo fantasy!

Punto di vista: Prima persona femminile  
SensualitĂ : Presente  
Caratteristiche: STEM romance, slow burn, hate to love
Stile narrativo: Scorrevole e ironico
Tipo di finale: Autoconclusivo 
Voto: 4.5 Stelle




- Laura -

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