Trama:

Gavin Scott, star dei Nashville Legends, è disperato: sua moglie Thea ha chiesto il divorzio a seguito di un episodio umiliante e apparentemente insuperabile. Ma un aiuto inaspettato arriva da un circolo di lettori davvero inusuale e, soprattutto, segretissimo. Ne fanno parte i maschi più alfa tra i maschi alfa della città che, guidati da romanticissime storie di ambientazione Regency, spiegano a uno stupefatto Gavin come riconquistare la donna della sua vita. Tuttavia, ci vorrà ben più di qualche parola fiorita e gesto appariscente perché lo sfortunato Romeo riesca a convincere Thea a dargli ancora una possibilità.

Gavin viene soccorso, nel vero senso della parola, dal suo migliore amico Del - e compagno di squadra, infatti entrambi sono giocatori di baseball a livello professionistico - e una vera e propria compagnia di uomini mal assortiti che sembrano non avere nulla in comune. In realtà questi “omaccioni” hanno più di qualcosa in comune e molte ragioni per ritrovarsi nel seminterrato di uno di loro: un book club, più precisamente leggono romance per poter capire meglio le loro compagne e salvare occasionalmente matrimoni. Gavin dapprima è reticente, ma poi capisce che per non perdere del tutto sua moglie farebbe qualunque cosa, anche affidarsi ai protagonisti di un romanzo regency…

Ho apprezzato moltissimo i toni con cui è narrata tutta la storia: c’è tutto quello che si potrebbe cercare in una commedia romantica, ma l’autrice è riuscita ugualmente ad affrontare tematiche importanti e sdoganare tanti stereotipi grazie a una metanarrazione (metaromance?) intelligente e ingegnosa. 

Bello vedere come la mascolinità tossica esista, ma allo stesso tempo esiste anche il comportarsi in modo naturale, accettarsi per quello che si è senza doversi mettere una maschera, anzi direi che il messaggio dell’intero romanzo sia proprio questo: basta fingere, in primis con sé stessi, e cominciare a vivere, vivere davvero!
L’ho letto in tre giorni e non è propriamente un libro piccolo. Super consigliato!