Recensione "La Mangiatrice di Anime" e "Apokalipsa" di Lana Venti (alias Thalia Mars)


Recensione La Mangiatrice di Anime
di Lana Venti
(Libro 1)

Sono credente ma non mi ritengo un’accanita Cattolica. E sono abbastanza obiettiva da capire quando la brillante immaginazione di una scrittrice merita un elogio, anziché una condanna morale, per aver stravolto in modo originale una fede religiosa così ben radicata e ribaltato in modo affascinante l’intoccabile concezione del bene e del male.
Il mondo creato da Lana Venti è incredibile e complesso: all’inizio ci vuole un po’ di impegno per destreggiarsi tra le sue creature sovrannaturali ma poi, una volta preso il via, il puzzle si ricompone in modo naturale, soprattutto grazie alle frequenti digressioni che permettono al lettore di non perdere nessun dettaglio dell’intera storia.
Gli esseri umani sono pedine inconsapevoli nel bel mezzo di una guerra tra due potenti e antichi schieramenti: ci sono i Daeva, creature semidivine seguaci di Helel (che sarebbe l’equivalente di Satana) e gli Amesa, che sono invece discendenti di Yahweh (in pratica l’equivalente di Dio). Solo che i ruoli sono invertiti, perché i primi proteggono gli esseri umani, mentre gli altri vogliono distruggerli.
Rebecca fa parte dei gladiatori, un gruppo di Daeva particolarmente forti e per questo incaricati di combattere in prima linea contro il nemico. Ma la ragazza non è soltanto abile ad uccidere, perché lei è la “mangiatrice di anime”… se le divora letteralmente, le risucchia dentro di sé ed elimina una volta per tutte gli Amesa impedendogli di possedere altri corpi.
E poi c’è Nathaniel, il poliziotto affascinante e strafottente (sovrannaturale anche lui) a cui basta aprire bocca per fare breccia nel cuore di chiunque. Ma non sono stupita, per niente. Perché i protagonisti maschili di Lana Venti sono sempre audaci e irresistibili, capaci di conquistarti in tempo record… della serie “colpita e affondata”, come a battaglia navale.
Il rapporto tra Nate e Rebecca è fantastico: lei è una guerriera tenace e coraggiosa e gli tiene testa in un modo sorprendente. Ma Nate…. è Nate. Così sexy, insolente e possessivo da sconvolgere persino una ragazza come lei.
E la passione tra due creature sovrannaturali come loro può essere soltanto esplosiva. Così anche noi lettori veniamo trascinati in questa relazione tormentata fatta di continui tira e molla e soprattutto da un desiderio quasi disperato che deve scontrarsi con ostacoli enormi che gli sbarrano il cammino.
Ogni situazione viene descritta in modo perfetto, da quelle romantiche e sensuali a quelle più violente e ricche d’azione. Alcune scene, a dire il vero, sono un po’ brutali (soprattutto gli esorcismi e i combattimenti) ma proprio per questo le ho apprezzate ancora di più, perché la scrittrice ha questa capacità di sbatterti in faccia la realtà nuda e cruda, senza “indorare la pillola”, come se avessi di fronte piccoli spezzoni di un inquietante film horror.
Ho trovato un solo difetto in questo romanzo: qualche refuso grammaticale e le ripetizioni di alcune parole (soprattutto i nomi di persona) ma poi mano a mano che leggi, sei talmente preso dalla trama così ricca, che non ci fai quasi più caso. E nonostante la mole immensa del libro, la scrittrice riesce comunque a stupirti fino alla fine.
Personalmente non ho visto nessuna mancanza di rispetto in questa opera, ma solo un romanzo fantasy dalla tinte dark, estremamente originale e coinvolgente. Per cui … Dio benedica la splendida immaginazione degli scrittori!
Questa è la storia di una lotta ancestrale tra creature sovrannaturali, fatta di combattimenti spietati, esorcismi e possessioni demoniache, con una visione della religione… capovolta a testa in giù. Ma è anche la storia di due anime fiere che si attraggono, si respingono, si completano e infine si amano contro ogni ostacolo terreno e divino. Perché anche quando il confine tra bene e male è sottile e i ruoli di entrambe le parti sono incerti… c’è solo una cosa che resta eternamente giusta: l’amore.
E quello tra Nate e Rebecca è semplicemente meraviglioso.


Recensione Apokalipsa 
di Lana Venti 
(Libro 2)

Thalia Mars sa rendere speciali i suoi personaggi fino a farteli entrare sotto pelle. E questo è un dato di fatto.
Credo fermamente che sarebbe capace di farci sembrare sensuale e intrigante persino un trattato di fisica quantistica, se mai le venisse in mente di scriverlo. 
Perciò se dicessi che ho amato moltissimo anche Apokalipsa, la notizia non farebbe scalpore. Ma è la verità.
Incontrare di nuovo Rebecca e Nate è stato come prendere una boccata di ossigeno dopo essere rimasti al chiuso per troppo tempo: stupendo e rigenerante. E’ raro che due personaggi di un libro mi siano mancati così tanto.  
Nella prima parte riviviamo assieme a loro le emozioni di due genitori disperati alla ricerca del loro bambino e poi, dopo averlo ritrovato, finalmente felici in un clima familiare così intimo e perfetto. Troppo perfetto. Ed ecco che nell’angolino si nasconde la minaccia e la loro quiete è destinata a rompersi per colpa di una decisione tanto necessaria quanto dolorosa (e qui inizia la mia momentanea disperazione.)
Ad un certo punto però la scrittrice si impietosisce, forse perché si rende conto che tenere Nate e Becca separati per troppo tempo rischia di spezzare il cuore a noi povere lettrici. E finalmente abbiamo il ricongiungimento, molto lento e tremendamente sofferto, ma da Thalia non mi sarei aspettata nulla di diverso. Sarebbe stata scontata e lei non lo è mai. 
Nate e Becca insieme sono musica e poesia: quando litigano, quando si scontrano, quando si amano e quando si desiderano in modo disperato. Insieme, quei due sono il Paradiso in terra e in quel Paradiso trascinano anche noi.

Con loro naturalmente c’è Zack: il ragazzo cresce in fretta, si allena col padre e dopo aver scatenato una montagna di guai per colpa della sua impulsività, impara finalmente a gestire i suoi enormi poteri. Ma non c’è da stupirsi, perché è la copia ventenne di Nate, così sexy e impenitente… come si fa a non perdere la testa anche per lui? 
E a sconvolgere la vita già movimentata di Zack, arriva Lia, una ragazza amesa, bella, tenace e spigliata, ma anche dall’animo fragile e segnato da gravi traumi del passato
La loro storia è travagliata fin dall’inizio, perché un fratello e una sorella “acquisiti” non dovrebbero provare una potente attrazione fisica l’uno per l’altra. E nemmeno sentimenti profondi e intensi. Ma resistere è quasi impossibile, nonostante gli ostacoli sembrino enormi. E poi Zack, quando vuole, sa dimostrarsi anche sensibile e dolcissimo, oltre ad essere un amante passionale.  E’ inutile… il cromosoma “y” di Nate è sempre un marchio di qualità. Signore e signori, la genetica non sbaglia un colpo!
Ormai ci dobbiamo rassegnare, Thalia è bravissima a scombussolarci con queste passioni tormentate, direi che prova quasi un piacere perverso nel metterle nero su bianco, mentre noi povere lettrici ci immedesimiamo anima e corpo nei suoi protagonisti e soffriamo assieme a loro.
E poi non dimentichiamo che il povero Zack si ritrova due nonni un tantino fuori dal comune: uno lo vuole morto e l’altro lo vuole convertire in un’arma micidiale per distruggere l’umanità. Anche se uno dei due alla fine è riuscito a sorprendermi… e persino a commuovermi. Mai avrei creduto una cosa simile. Mai.
Così scoppia di nuovo la guerra… questa volta di proporzioni gigantesche. E vedere padre e figlio in battaglia, entrambi a capo di un esercito di gladiatori ribelli, mentre padroneggiano fuoco e fiamme è davvero uno spettacolo stupendo. Eccitante. Memorabile.
Ancora una volta non è stato facile recensire un romanzo di quasi 900 pagine con una trama così ricca di passioni, azione, scontri alieni e disastri di proporzioni bibliche. Ci sarebbe davvero troppo da dire. E mano a mano che la storia prosegue, molti segreti vengono svelati e ci imbattiamo in colpi di scena che ci scuotono nel profondo. Così sale la tensione e con essa cresce anche l’aspettativa… che non verrà mai delusa.
Alla fine dei giochi, quando chiudo l’ultima pagina, sono preda di un turbine di emozioni.
Soprattutto eccitazione, perché Thalia ci ha regalato una dimensione fantasy magica e potente, dove bene e male sono due facce della stessa medaglia e dove anche gli eroi più valorosi nascondono un lato oscuro fin troppo affascinante. E poi speranza, perché il finale elettrizzante e mozzafiato lascia presagire che ci sarà un seguito. Per cui, grazie a Dio, non dovremo abbandonare nessuno di loro.

2 commenti

  1. Li ho letti...mi sono piaciuti molto...: ) peccato che nn ci sia un terzo libro :(

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  2. Molto interessanti questi libri. A dire il vero non li conoscevo. Molto belle le recensioni, complimenti ^_^

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