Recensione: Il Signore della Vendetta di Lara Adrian

Trama:

 Gunnar Rutledge ha trascorso gli ultimi tredici anni della sua vita a escogitare il modo di vendicare l’assassinio di sua madre. Quando finalmente l’occasione tanto attesa si presenta, Gunnar rapisce Raina, la figlia del barone D’Bussy, per costringerlo alla resa dei conti. L’incontro con la figlia del suo acerrimo nemico, una ragazza ribelle e dallo spirito libero, cambierà per sempre la vita di entrambi. Tra colpi di scena e battaglie, Gunnar capirà che la vendetta può non essere l’unico scopo nella vita di un uomo.

 La mia opinione:

Dopo vent'anni di lettura sopratutto di romance, penso di riuscire a distinguere un bel libro da uno che invece non lo è...
Bene ho finito, dopo un tempo per me lunghissimo, di leggere “Il signore della vendetta” di Lara Adrian e l'unico aggettivo che riesco a trovare per descriverlo è... piatto.... piatto e barboso.
Probabilmente se questo libro fosse uscito nel periodo in cui è stato scritto (ricordo che è il primo libro dell'autrice), avrebbe avuto su di me tutt'altro impatto.
Sono abituata a leggere un'Adrian completamente diversa. Con la serie della Stirpe troviamo un'atmosfera molto coinvolgente, che ti costringe a rimanere sulle pagine fino alla fine senza riuscire a staccartene. Non è una questione di generi diversi, in realtà l'unica cosa che veramente cambia è l'ambientazione, quindi le sensazioni e le atmosfere dovrebbero essere pressoché le stesse, invece non è così. Purtroppo lo stile di scrittura è talmente diverso (non maturo) che fa rimpiangere non poco il fatto di averlo pubblicato....
Questo è un bel problema, perchè se da una parte cavalcare la scia del successo di un'autore per pubblicare vecchi lavori, è sicuramente remunerativo (le persone di solito comprano a scatola chiusa), quando ci troviamo ad avere in mano l'opera prima scritta più di 10 anni fa, ti inizi a chiedere perchè invece di spendere soldi per questi libri ormai passati, le case editrici non si interessino a cose più attuali e meno banali....
I personaggi sono pressoché nulli: Gunnar che dovrebbe essere un cavaliere spietato, si ritrova a sbavare dietro ad una ragazzetta che lo rigira come vuole, mentre Raina prima viene descritta come spavalda e sfrontata e poi si ritrova ad essere una povera donnicciola (lo so che l'amore intenerisce ma non credo renda anche cerebralmente idioti!), per non parlare poi dell'ambientazione medievale che si presta bene ma… in altri scenari!
Non metto mai in discussione il contesto storico, non sono intellettualmente preparata per questo, però sono molto preparata sul romance in tutte le sue ramificazioni e vi posso assicurare che ci sono ben altri modi di trattare un romanzo con questa ambientazione. Probabilmente a molti questo libro è piaciuto, non mi metto di certo a sindacare sui gusti delle persone ma fidatevi, dopo aver letto una serie infinita di libri ambientati in tutte le epoche, si riesce benissimo a capire quando c'è qualcosa che non va.... e se questo libro fosse un elettrocardiogramma sarebbe sicuramente piatto.....

9 commenti

  1. Be' una recensione recisa (ma motivata...)!
    Devo dire che non apprezzo la serie vampirica della Adrian, ma volevo provare l'autrice in un altro campo, per trovare qualcosa che fosse più nelle mie corde, magari uno storico appunto... Ma dopo questa recensione,passo alla grande e cerco altro!

    Lorna

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  2. Sono assolutamente d'accordo!!! Adoro la serie vampiresca della Adrian, la trovo molto coinvolgente, mentre questo libro è così noioso che avevo pensato quasi di abbandonarlo, per poi terminarlo non sapendo se mettermi a ridere per l'idiozia della protagonista, o mettermi a piangere per il personaggio maschile con così tante potenzialità sprecate!!

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  3. grazie Nuvolina bella recensione, condivido in pieno quello che hai scritto magari letto 10 anni fa
    sarebbe stata un'altra cosa ....

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  4. Grazie nuvolina, con la tua recensione posso dire di essere felice per aver risparmiato i soldi non comprando questo romanzo... la tentazione c'era stata ma adesso è volata via, preferisco risparmiare per prendere il prossimo della Stirpe!

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  5. Questo è stato il mio commento di fine lettura:

    Non aspettatevi un libro all'altezza della stirpe di mezzanotte!
    Si capisce subito che è uno dei primissimi libri che l'autrice ha scritto.
    I due protagonisti principali hanno del potenziale visto il loro caratterino ma secondo me non viene ben sviluppato. Ci sono diversi punti un po'noiosi che si tende a saltare anche se non mancano scene carine. Chi non ha letto molti romanzi rosa storici probabilmente lo troverà più carino rispetto ad altri che invece ne hanno letti parecchi.

    Più o meno siamo dello stesso avviso ma io almeno 2 stelline le ho date, 1 è troppo poco, dai non è poi così pessimo! XD

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  6. Ho messo 1 perchè non abbiamo la gif con mezza stellina.... :D

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  7. L'ho iniziato a leggere ma non mi è piaciuto...Mi dispiace Alle ha ragione questa Adrian non è all'altezza della stirpe ^_^

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  8. cavolo, quanti commenti negativi :O
    io sono la voce fuori dal coro perché questo libro mi è proprio piaciuto. E di romanzi storici ne ho letto parecchi perché sono una mia passione ^^
    È pieno di elementi di un classico romance storico, non l’ho trovato ne meglio ne peggio di tanti altri.
    Sinceramente non ho visto tutto questo obbrobrio e, visto i confronti con la saga ben più famosa, sicuramente l’ho preferito a Il Bacio di mezzanotte che, onestamente, è molto, ma molto simile al primo della Ward.

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  9. Ho iniziato a leggerlo proprio ieri e sicuramente i commenti letti non mi hanno motivato a proseguire la lettura.....continuerò sperando che tante di voi si siano sbagliate a giudicarlo ;-))

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