Recensione "Principe azzurro per un giorno" di Kasie West


Principe azzurro per un giorno
di Kasie West

La Trama
La sera del ballo di fine anno, quando sta per entrare con il suo ragazzo e presentarlo finalmente ai suoi amici, Mia litiga con Bradley, che se ne va e la lascia sola nel parcheggio. La serata, però, è troppo importante per lei: è candidata a essere eletta reginetta della scuola, ma soprattutto deve dimostrare a tutti che Bradley esiste veramente. La sua amica Jules, infatti, la accusa di essere una bugiarda e di aver mentito sulla sua storia. Così Mia chiede a un ragazzo fermo in auto nel parcheggio di farle da cavaliere per la serata, fingendosi Bradley. L'esito di quella scelta avrà risvolti imprevedibili per Mia, che dovrà districarsi tra bugie e finti appuntamenti in un viaggio alla scoperta dell'amore e di se stessa

La mia opinione

Prima di iniziare questo libro, di Kasie West avevo letto soltanto “Reflections” e immediatamente era nata un’enorme simpatia per questa scrittrice.
Una simpatia che mi sento di confermare a gran voce, perché col suo stile fresco e giovanile, con estrema leggerezza e un pizzico di ironia, anche questa volta è riuscita a emozionarmi in modo tenerissimo.
Mia è una protagonista che inizialmente mi ha fatto storcere un pò il naso, un’adolescente troppo snob e superficiale, sempre attenta a mantenere la facciata e a piacere agli altri a tutti i costi. E’ proprio per questo che si ritrova sola e abbandonata al ballo scolastico di fine anno ed è costretta a implorare un perfetto sconosciuto di farle da cavaliere fingendosi Bradley, l’ex che l’ha appena mollata.
Ma non finisce qui, perchĂ© per sdebitarsi del favore, anche Mia dovrĂ  fingersi l’accompagnatrice di quell’affascinante e dolce ragazzo, alla festa di diploma della sua ex di cui lui sembra ancora innamorato. Artefice della seconda recita è Bec, la sorella del finto-Bradley, una tipa tosta e davvero brillante, con un carattere che mi è piaciuto molto fin dall’inizio. Soprattutto perchĂ© detesta la vipera con cui stava il fratello e farĂ  di tutto per impedire un loro eventuale ricongiungimento.
In mezzo a tutta questa recita però, tra Mia e Hayden (è questo il nome del finto-Bradley) pian piano inizia a nascere un legame sempre piĂą profondo, fino a sbocciare nel sentimento piĂą dolce e inaspettato. Ed è proprio grazie a lui (e all’amicizia sincera con Bec) che Mia diventa piĂą altruista e meno frivola, tirando fuori una dolcezza e una spontaneitĂ  che non sembrava poter possedere. Per non parlare di Hayden… così buono, premuroso e sensibile, è un ragazzo davvero adorabile.
Dei personaggi secondari si salva solo la famiglia di lui, che ho trovato decisamente stramba e divertente. Le amiche di Mia invece sembrano bambine immature e senza la minima capacitĂ  di giudizio, fin troppo manipolabili dalla prima arpia di turno, come Jules, che semina zizzania ad ogni occasione.
Al secondo posto nelle classifica degli insopportabili metterei poi i genitori e il fratello di Mia. Tre persone aride, insensibili e menefreghiste.
La situazione di Mia ben presto si complica, perchĂ© le bugie hanno le gambe corte e come una calamita richiamano altre bugie come in un tremendo circolo vizioso, fino a vomitare la veritĂ  di prepotenza, scatenando guai ancora piĂą grandi. E Mia potrĂ  risolvere gli enormi pasticci in cui si è cacciata solo facendo “mea culpa” e mostrando un pizzico di sinceritĂ  e di umiltĂ  (dopo avermi fatto tremare per l’ansia per buona parte del libro,perchĂ© ogni volta avevo il terrore che venisse scoperta e che le conseguenze sarebbero state catastrofiche.)
Questo romanzo ci insegna che si può essere attori di mestiere o attori per paura e insicurezza.
Che la vita reale si vive col dialogo e coi rapporti umani, anzichĂ© nascondendosi dietro a un computer o a un cellulare, alla costante ricerca di popolaritĂ  sui social network (e questo, al giorno d’oggi, deve essere un monito per tutti noi… me compresa).
Alla fine di tutto, a prescindere da quello che gli altri pensano, ciò che conta veramente è essere sempre se stessi e aprire il proprio cuore alle emozioni. Perché spesso le cose più belle sono quelle che piovono dal cielo in modo improvviso e inaspettato, senza assurde finzioni o rigidi programmi.
Tutto questo ce lo insegnano due giovani protagonisti pronti a crescere, a maturare e cambiare completamente il loro modo di pensare. Ed è stato davvero piacevole, divertente ed emozionante lasciarsi coinvolgere dalla loro dolce e vivace storia d’amore.

4 commenti

  1. Anche a me è piaciuto tantissimo e sinceramente non me lo aspettavo proprio *w* devo leggere assolutamente qualcos'altro di questa autrice!

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  2. Ho fatto leggere questo libro a mia figlia Giulia, che ha 13 anni e aveva voglia di qualcosa di romantico. Le è piaciuto moltissimo!

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  3. Concordo con ogni singola parola di questa recensione! :)
    Mi è piaciuto molto il modo in cui scrive l'autrice e soprattutto ho apprezzato molto il discorso relativo all'utilizzo dei social network, in quanto, purtroppo, mi ci sono riconosciuta.. Mi ha fatto riflettere molto e l'ho apprezzato.
    Credo che prossimamente andrò in libreria a comprare Reflections per poter leggere qualcos'altro di questa autrice. :)

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