Recensione "Strapazzami" di Anna Zaires

Strapazzami
di Anna Zaires 


Rapita. Portata su un’isola privata. 
Non avrei mai immaginato che potesse succedermi questo. Non avrei mai immaginato che un incontro casuale alla vigilia del mio diciottesimo compleanno avrebbe potuto cambiarmi la vita in questo modo. 
Ora appartengo a lui. A Julian. A un uomo che è così spietato quanto bello—un uomo il cui tocco mi fa bruciare. Un uomo la cui tenerezza trovo più devastante della sua crudeltà. 
Il mio rapitore è un enigma. Non so chi sia, né perché mi abbia presa. C’è un’oscurità in lui—un’oscurità che mi spaventa anche se mi attira. 
Mi chiamo Nora Leston e questa è la mia storia.


La mia opinione

Tentiamo per un momento di ignorare l’orrenda e quasi ironica traduzione del titolo, sulla quale stenderei un triplo velo pietoso, e concentriamoci invece sul succo di questo eccitante dark romance. Un succo aspro e pungente, che però ti ostini a ingoiare lo stesso. Come se qualcuno ti obbligasse a farlo, puntandoti una pistola contro la tempia. E quel qualcuno ha un volto, quello di Julian Esguerra.

«E’ difficile credere che il male indossi una maschera così bella.»

Difficile ma non impossibile. Perché un uomo che rapisce una ragazzina di 18 anni e la imprigiona su un’isola sperduta in mezzo all’oceano, trasformandola nel bersaglio della sua impietosa ossessione, della sua feroce possessività e della sua fame delicata e al contempo brutale, senza smettere di coltivare il suo bisogno di uccidere…. un uomo che fa questo è chiaramente un mostro partorito da un incubo. Bellissimo, ma pur sempre un mostro.
E il fatto che io gli abbia permesso di farmi annegare in questo mare di violenza e dolcezza, pur sapendo quanto fosse malato e sbagliato, mi fa seriamente dubitare dell’integrità della mia salute mentale.
La prima cosa che colpisce di questo libro è lo scontro (seguito da un’inevitabile fusione) di due mondi fin troppo diversi: quello innocente e malizioso di una ragazzina di diciotto anni, ancora ingenua e un po’ impulsiva… e quello oscuro e pericoloso di un adulto quasi trentenne, che porta con sé un pesante bagaglio di cruda esperienza, desideri proibiti e un’ossessione perversa. Un uomo d’affari vendicativo e mentalmente disturbato, che infligge dolore per poi donare conforto e piacere.
Ma ogni volta che pensi di odiarlo, ecco che rivolge a Nora una premura inaspettata, una tenera attenzione o un semplice atto d’amore capace di spiazzarti senza preavviso. E scoprire che anche uno psicopatico come lui possiede un lato vulnerabile, ti spinge a voler conoscere a tutti i costi gli oscuri dettagli del suo sordido passato, ti obbliga quasi a comprenderlo (senza però giustificarlo) e a desiderare di salvarlo con tutta te stessa.
Ed è anche per questo che la sottomissione di Nora non mi è mai sembrata irritante o fuori luogo.
Forse perché è una ragazzina e per certi aspetti deve ancora maturare.
Forse perché l’erotismo dolce e perverso di Julian sarebbe capace di ridurre in briciole la volontà di chiunque.
Ma soprattutto perché Nora, mossa dal disprezzo e dalla paura, prova davvero a lottare contro quell’attrazione morbosa, quell’assurdo bisogno di protezione e di conforto che solo il suo carceriere le può dare. Ci prova ma non ci riesce. E’ illogico. E’ irrazionale. E’ la Sindrome di Stoccolma. Che sfocia inevitabilmente in un amore malsano e una resa incondizionata.
Ma arrendersi non significa necessariamente essere sconfitti. Perché lo stesso bisogno viscerale consuma entrambi. Li unisce indissolubilmente. E dà loro una ragione per vivere.
Lo sentite il flebile rumore delle gocce che cadono?
Sono gocce di sudore, il mio. Perché questo libro mi ha fatto sudare caldo e sudare freddo in ugual misura. Sono gocce di saliva, la mia. Perché il protagonista maschile è quanto di più dannatamente erotico possa esistere in questo cavolo di mondo. Ma sono anche gocce di sangue. Quello di vittime innocenti e dei loro carnefici. E quello del mio povero cuore, graffiato da questa bellissima storia malata.

5 commenti

  1. Non ho ancora letto questo libro,ma dalla trama somiglia molto alla serie Alla tua scoperta di Scarlett Edwards,e se e' cosi gli daro' una possibilita' dato che ho adorato quei libri!

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  2. Ho appena finito di leggerlo e l'ho trovato coinvolgente, appassionante e aspetto con curiosità il seguito dopo aver letto il primo capitolo del secondo libro. Spero venga pubblicato quest'estate.

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  3. Il libro mi incuriosisce lo leggerò sicuramente ;)

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  4. Il titolo è osceno. Fortuna che leggo sempre le trame e cerco recensioni ovunque, perchè se mi fossi limitata al titolo non gli avrei dato nemmeno mezza possibilità. La storia mi attira molto, sarà una delle mie prossime letture!

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