Recensione ROGUE I Ribelli di Talon di Julie Kagawa

ROGUE I Ribelli di Talon 
di Julie Kagawa
(serie Talon #2)

La Trama
Ember Hill è fuggita dall'organizzazione di Talon per unirsi a Cobalt, drago disertore, e alla sua banda di ribelli. Non riesce però a dimenticare il sacrificio che Garret Xavier Sebastian - cavaliere dell'Ordine di San Giorgio - ha fatto per lei, salvandole la vita pur sapendo che con quel gesto avrebbe firmato la propria condanna a morte. Ember è determinata ad aiutarlo a tutti i costi, ma per riuscirci dovrà convincere Cobalt ad entrare con lei di nascosto nel quartier generale dell'Ordine. Con i sicari di Talon sulle loro tracce e il fratello di Ember che li aiuta nella loro caccia, i ribelli trovano un alleato inaspettato in Garret. Subito la battaglia tra Talon e l'Ordine assume una prospettiva tutta diversa.
Si prepara dunque la resa dei conti mentre entrambi i fronti nascono segreti scioccanti e mortali. Presto Ember dovrà decidere: battere in ritirata per combattere un altro giorno, o iniziare una guerra all'ultimo sangue?

La mia opinione

Un libro che inizia scaraventandoci nel pieno dell’azione, è un libro che preannuncia tanta deliziosa avventura tutta da gustare. E così è stato.
La storia viene ripresa esattamente da dove l’avevamo lasciata, con Ember e Riley in fuga da Crescent Beach e Garrett prigioniero in una delle basi operative dell’Ordine di San Giorgio, accusato di alto tradimento e perciò destinato ad essere giustiziato dai suoi stessi commilitoni. Ma Ember non lo permetterà, costringendo Riley e Wes a tentare una missione quasi suicida pur di salvare il giovane soldato da morte certa, nonostante resti sempre e comunque un loro acerrimo nemico.
Fin da subito ho apprezzato la trasformazione della nostra protagonista che in questo libro si mostra una combattente forte e coraggiosa, anche se a volte un po’ impulsiva. Con una coscienza che spesso la investe di dubbi, timori e incertezze, rendendola meno perfetta ai nostri occhi e permettendo a noi di immedesimarci in lei con estrema facilità. Ma soprattutto è una ragazza combattuta, tra la potenza del cuore e quella dell’istinto, perché da un lato ci sono i sentimenti che prova per Garrett… così dolci, così intensi, così UMANI… sentimenti che si scontrano prepotentemente con l’attrazione viscerale che il suo drago interiore prova per quello di Riley. E allora è un gran casino. Davvero.
A tutto questo poi si aggiunge l’altra guerra, quella vera, quella fatta di violenza, di scontri armati e corporali, quella che si abbatte sui giovani fuggitivi braccati come prede, sia dai soldati dell’Ordine di San Giorgio, sia dalla stessa Talon. Una guerra che ci logora, ci mette in tensione continua e ci costringe a restare col fiato sospeso nel timore che qualcuno di loro possa morire. Soprattutto a Las Vegas, dove i ragazzi affronteranno una bella dose di guai e insidiosi nemici disposti a giocare sporco pur di catturarli.
L’uso del POV alternato di tutti e 4 i protagonisti ci permette di dare una sbirciatina onnisciente alla storia da tutte le angolazioni e di infilarci nella mente di ognuno di loro per capire cosa gli passa davvero per la testa. Soprattutto con personaggi un po’ indigesti come il caro fratellino Dante. Definirlo odiosamente cocciuto sarebbe un eufemismo… lui, che si crede talmente al di sopra della verità, da diventare uno stupido burattino tra le mani degli anziani e rendersi colpevole di tradimento verso sua sorella per la seconda volta. Dio, l’avrei abbattuto con un fucile da caccia, per quanto mi riguarda.
Ma parliamo dei due maschietti alfa, che è meglio. Riley è stato la vera roccia di questo libro, la colonna portante di tutta la rete di ribelli, sempre pronto ad affrontare ogni responsabilità o sacrificio con onore e con coraggio. Soprattutto per amore di Ember. E gli stralci del suo passato, che assaporiamo di tanto in tanto,ci aiutano a capirlo e amarlo ancora di più.
Tuttavia non è per lui che faccio il tifo, perché è dal primo capitolo della saga che parteggio per Garrett e così sarà fino alla fine. Avrei preferito vederlo un po’ meno rigido e più intraprendente con Ember e soprattutto godere di maggiori momenti di tenerezza tra loro due (quei pochi che hanno vissuto sono stati comunque intensi), ma questo è un libro che predilige le strategie e tanta magnifica azione, lasciando il lato romance un po’ in disparte. Per cui ci sta.

Insomma, anche stavolta Julie Kagawa ha creato una trama accattivante col suo stile fluido e incisivo, in cui la fantasia profuma di emozioni e di seconde possibilità… per un soldato che cerca il perdono… per un disertore che cerca la libertà dei suoi simili… per un cucciolo femmina che scopre quanto sia crudele la battaglia del cuore.
E sinceramente l’ho scoperto anch’io, perché il finale mi ha spiazzato e lasciato con un gigantesco amaro in bocca. 
Ci sono rimasta male? Un pochino si. Ma non demordo e resto speranzosa per il seguito.

2 commenti

  1. Un libro che devo proprio prendere! Peccato che la serie Immortal Rules non sia stata più tradotta..:/

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