Non avrai segreti di Penelope Ward - Le citazioni più belle + playlist


Ciao ragazze!
Continua il blog tour dedicato al romance new adult Non Avrai Segreti di Penelope Ward, in libreria da giovedì per Tre60.


Trama

Sin dal loro primo incontro, l’attrazione tra Elec e Greta è irresistibile. Ma se lei è dolce e gentile, lui si comporta in modo stranamente scontroso e aggressivo. Greta però non riesce a smettere di cercarlo: è sicura che sotto quella corazza di tatuaggi e muscoli lui nasconda un cuore tenero e che, dietro il suo sguardo glaciale, ci sia un desiderio feroce, capace di portarla all’estasi. Quando finalmente Greta riesce a conquistarlo, provando sensazioni a lei sconosciute sino a quel momento, una questione famigliare costringe Elec a tornare in California… Dopo sette anni, Elec e Greta s’incontrano ancora. Lei si è ricostruita una vita, mettendo da parte i sentimenti che l’hanno tenuta a lungo legata a lui. Lui ha una nuova compagna di cui sembra essere sinceramente innamorato. Ma è davvero tutto cambiato? Quando un brivido le percorre la schiena, Greta ha un cattivo presentimento: il suo cuore sta per spezzarsi ancora… 


Per incuriosirvi, ho scelto alcune citazioni dal romanzo, quelle che mi hanno colpita di più! 


«Tenevo a farti sapere quanto ti voglio e quanto ti trovo bella – dentro e fuori – perché pensavo di averti rovinato l’autostima, anche se non l’ho fatto apposta. Penso davvero tutte le cose che ti ho detto, ma abbiamo sbagliato a baciarci. Non dovrei neppure essere in questo letto, cazzo, ma è così bello stare sdraiato qui con te.»
«Cos’ho di diverso da tutte le altre ragazze con cui stai?»
Si passò le mani tra i capelli, arruffandoli, e mi guardò con occhi incupiti. «C’è una bella differenza. Sei l’unica ragazza al mondo che non posso avere, e proprio per questo ti voglio più di tutte le altre.»
«Le cose che hai scritto…me le porterò dietro per sempre. Non potrò mai sdebitarmi con te. Poi, mentre facevo i bagagli, ho pensato che non ero riuscito a darti neppure l’unica cosa che mi avevi chiesto. E mi sono arrabbiato con me stesso. Ho deciso che anch’io preferisco stare con te solo stanotte piuttosto che niente. Sarò egoista, ma voglio prendermi la tua prima volta. Voglio essere il primo a insegnarti cose che ricorderai per tutta la vita. Ma solo se eri sincera quando hai detto di volerlo.»
«Lo voglio più di ogni altra cosa.» Lo strinsi al petto. 
Si tirò indietro e mi guardò di nuovo negli occhi, con un’espressione seria. «Guardami, Greta. Perché devo sapere che ti sta bene davvero, pur nella consapevolezza che finirà tutto domani. Non potrai parlarne con nessuno. Ti darò tutto ciò che vuoi, stanotte, purché tu capisca le conseguenze. Devi promettermi che riuscirai a sopportarlo.»

«Il segreto è costringerti ad aprirlo anche se è rotto. Un cuore spezzato batte ancora. E ci sono molti uomini, ne sono sicura, che coglierebbero al volo l’occasione di riparare il tuo, se tu glielo permettessi.»
«Hai smesso di guardarmi. È colpa mia. Ti ho fatto credere che non volevo essere guardato, con tutte quelle stronzate che ti ho detto sul rispetto di te stessa. Di tutte le cose che ti ho detto, quella era la bugia più grande, ed è quella di cui mi pento di più. Avevo iniziato ad abbassare le difese, e mi sono spaventato. Non avevo mai avuto problemi con il modo in cui mi guardi. Il problema è il modo in cui mi sento quando mi guardi: emozioni che non dovrei provare, che non posso consentirmi di provare per te. E allo stesso tempo… non c’è niente di più brutto di quando smetti di guardarmi, Greta.»
«Voglio che tu sia felice, Elec. Se lei ti rende felice, sono felice per te. Mi hai detto che è la cosa più bella che ti sia mai capitata. È fantastico».
«Non ho detto così.»
«Sì che l’hai detto.»
«Ho detto che era una delle cose più belle. Un’altra eri tu. In un’altra epoca.»
Un’epoca ormai tramontata.
Adesso hai capito l’antifona, Greta?
«Grazie», dissi.
«Non ringraziarmi. Ti ho rubato la verginità e sono scappato. Non merito i tuoi ringraziamenti.»
«Hai fatto quello che sentivi di dover fare.»
«Era comunque sbagliato. Era egoista.»
«Non cambierei nulla di quella notte, se questo ti fa sentire meglio.»
Fece un gran sospiro. «Dici sul serio?»
«Sì.»
«Non rimpiango nulla di quella notte, solo ciò che è successo dopo.»
Chiusi gli occhi. Restammo in silenzio a lungo.
Penso che sentissimo entrambi sulle spalle il peso di quella lunga giornata.
«Sei ancora lì?» gli chiesi.
«Sono ancora qui.»
Lasciai sedimentare quelle parole, sapendo che l’indomani non sarebbe più stato lì. Dovevo dormire almeno un paio d’ore prima di rimettermi al volante per tornare a Boston.
Dovevo lasciarlo andare.
Lascialo andare.
«Provo a dormire un po’», dissi.
«Resta al telefono con me, Greta. Chiudi gli occhi, prova a dormire. Ma resta al telefono.»
Mi tirai addosso le coperte.
«Elec?»
«Sì…»
«Sei la cosa più bella che sia mai successa a me. Spero di poter dire, un giorno, che sei stato una delle cose più belle; ma al momento ci sei solo tu.»
Chiusi gli occhi.
La vita è come un anagramma, racchiude significati nascosti. Si può guardare alla vita alla luce delle difficoltà o delle benedizioni. È tutta questione di punti di vista. E così, se questo libro era nato per raccontare una vicenda tragica, si è trasformato in una storia d’amore, imperfetta e anti-conformista, ma epica.



La mia playlist:

2. Jessie Ware – Say You Love Me
4. Naughty Boy – Runnin’ ft. Beyoncé
5. Glen Hansard – Falling Slowly ft. Lisa Hannigan


Buona lettura e buon ascolto!


Tutte le tappe di questo blog tour e gli argomenti

2 commenti

  1. L'ho appena iniziato e già lo adoro 😍😍😍😍😍

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  2. L'ho appena iniziato e già lo adoro 😍😍😍😍😍

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