Recensione: La Bestia di A. Zavarelli



La Bestia
di A. Zavarelli 

Editore: ‎Grey Eagle Publications 
Data di uscita sugli store: 9 settembre 2021

Un tempo, credevo nelle favole.
Ma poi, mi ha presa.
E mi ha insegnato che la vita non è una fiaba.
È sfregiato. Devastato.
Una cosa oscura e selvaggia.
La sua bellezza è violenta, e le sue parole sono crudeli.
Il suo cuore è un paesaggio buio, dove nulla può crescere.
Dice che non potrà mai prendersi cura di me, e lo dimostra ogni giorno.
Ha distrutto la mia vita.
Mi ha torturata.
E peggio ancora...
Mi ha addestrata a supplicare per il suo affetto.
Questa prigione è un luogo dove non batte mai la luce del sole.
Mi ha insegnato che l’odio nasce nell’oscurità.
E poi, mi ha spiegato che a volte anche l’amore può nascere lì.

La mia opinione

“La Bestia" è il primo Dark romance della serie "Twisted Ever After" di A. Zavarelli. 
I contenuti di questo romance sono molto forti, con scene esplicite e violente. Se state provando un primo approccio con il genere Dark o se siete particolarmente sensibili a determinati contenuti, vi sconsiglio di iniziare questa lettura.
La “Bestia” di cui si parla è Javier, l'uomo che non ha neppure un briciolo di umanità. 
Prova piacere nel dolore e dolore nel piacere. 
I sentimenti umani non gli appartengono, in lui dimorano solo odio e malvagità. 
Isabella, figlia dell’uomo che ha contribuito a farlo diventare inumano, è il suo più grande desiderio: ne è attratto come niente prima d'ora. 
Ma se, normalmente, chiunque corteggerebbe con mazzi di rose rosse e cioccolatini la persona che desidera, Javier "corteggia" Bella procurandole dolore. 
Perché Javier ha dentro di sé un bruciante desiderio di vendetta proprio verso quell’uomo, e Bella è il modo migliore per ottenerla.
Credo che "La Bestia" sia uno dei Dark più disturbanti che abbia letto: ci sono scene di violenza molto molto forti che riguardano i due protagonisti. 
Javier utilizza il dolore per il suo piacere personale, il sesso come punizione, la paura di Bella lo soddisfa più di ogni altra cosa. 
Javi ha rapito Bella, portandola nel suo nascondiglio. Non vuole farsi vedere da lei, vuole rimanere un'ombra che la tormenta e tortura, per questo indossa sempre un cappuccio nero che gli copre completamente il viso. 
La vendetta è il suo unico scopo, distruggere Bella la sua ossessione. 
Giorno dopo giorno, però, Bella e Javi finiscono per diventare l'uno dipendente dall'altra e quei sentimenti che Javier detesta con tutto sè stesso, emergono violentemente. 

"Mi vuole ancora" aggiungo. "Mi vorrà sempre. Sono dentro di lei. Nella sua mente. Nel suo cuore. Non si libererà mai di me, nemmeno con la morte." 

Un personaggio come quello di Javier ti rimane dentro, perché è così tanto tormentato da riuscire a tormentare anche il lettore stesso. Fa cose orribili e assolutamente inaccettabili, eppure in alcuni momenti ho provato una grande tenerezza per lui.

“Seppellisco la faccia nel suo petto e lo respiro. Lo prego di smettere. Cosa, non lo so. Voglio solo che finisca. Voglio che tutto sparisca. O lasciare che l’oscurità mi inghiottisca per intero, o che mi respinga nella luce. E’ troppo. Troppo essere divisa a metà.”

Non ho capito fino in fondo il personaggio di Bella, perché alcune cose sono davvero troppo da digerire (ho faticato a leggere alcune parti), ma Bella sembra non dargli chissà quale peso. Eppure, allo stesso tempo, il sentimento che la lega a Javier è qualcosa che non può essere spiegato, ma solo accettato, nonostante la perversione e l'oscurità. 
Bella accetta quella parte con tutta sé stessa, inizialmente con qualche titubanza, ma non rinnegando mai il suo modo di essere. 
Si potrebbe tranquillamente parlare di "Sindrome di Stoccolma", ma personalmente, non ho mai avuto la sensazione che i sentimenti tra Isabella e Javier non fossero reali. 
Merito senza dubbio della bravura della Zavarelli: quest'autrice descrive in maniera impeccabile le anime dannate e sa dare forma ai sentimenti più oscuri, riuscendo quasi a normalizzarli. 
Se mi è piaciuto questo romanzo? Assolutamente sì. Anche se mi ha lasciata devastata. 
“La Bestia” è una lettura che si è lasciata divorare, che mi ha tormentata, angosciata e stregata allo stesso tempo, a cui non posso non dare il massimo dei voti.

Punto di vista: prima persona alternata Javier\Isabella
Sensualità: tantissima ed esplicita
Caratteristiche: Dark, travolgente, tosto, inquietante
Stile narrativo: scorrevole, esplicito e coinvolgente
Tipo di finale: auto-conclusivo
Voto: 5 stelline



Ringrazio  ‎Grey Eagle Publications per la copia ARC del romanzo

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