Recensione: Le impure di Kim Liggett



Le impure
di Kim Liggett 

Editore: ‎ Mondadori 
Data di uscita: 12 Aprile 2022

Trama
Nessuno parla mai dell'anno di grazia. È proibito. Nella Garner County, tutte le ragazze, al compimento del loro sedicesimo anno, vengono bandite dalla comunità e obbligate a vivere nella foresta per un anno, affinché sfoghino la loro magia nella natura selvaggia per poi tornare nella civiltà, sempre che sopravvivano, purificate e pronte per il matrimonio. Nella società patriarcale in cui sono cresciute, infatti, si è convinti che a quell'età le ragazze abbiano il potere di persuadere gli uomini ad abbandonare i loro letti coniugali, di far perdere la testa ai coetanei e di far impazzire di gelosia le mogli. Si crede che la loro stessa pelle emani un forte afrodisiaco, l'essenza potente della gioventù, delle ragazze sul punto di diventare donne. Tierney James, però, non si sente potente. Né si sente magica. Ma, questo sì, sente che dietro l'esperienza che la attende si cela qualcosa di più spaventoso dei pericoli nascosti nella foresta o dei bracconieri pronti a rapire lei e le altre ragazze per ucciderle, farle a pezzi e venderle al mercato nero. La minaccia più grande e terribile potrebbe arrivare proprio dalle sue compagne di sventura, ma Tierney non è disposta a subire passivamente la sorte che le è stata assegnata... Con prosa tagliente e crudo realismo, "Le impure" racconta i complessi legami che uniscono tra loro le ragazze – e le donne che saranno – e la necessità di opporsi con forza a una società troppo spesso ancora misogina e patriarcale che impedisce loro di esprimere in totale libertà i propri talenti.

La mia opinione

"Le impure" è un romanzo autoconclusivo scritto da Kim Liggett, di genere distopico e fantasy.
Pur essendo un genere che solitamente non leggo, questa lettura è stata, per me, una grandissima sorpresa.
Tierney non sa che cosa succeda durante l'Anno di Grazia, perché è vietato parlarne; ma sa che non vuole sposarsi per nessun motivo e sa anche che ora toccherà a lei affrontare il bosco con le altre ragazze "impure", trascorrendo con loro un intero anno.
Chi torna dall'Anno di Grazia, torna sempre diversa da com'è partita. Chi non sopravvive, viene riportata dentro barattolini di vetro. Ma la sorte più terribile è per coloro che non tornano: le sorelle di chi ha deciso di rimanere nel bosco (viva o morta) sono costrette ad andare a vivere nei sobborghi come prostitute.
Ecco perché Tierney deve tornare e, possibilmente, sopravvivere.
Ma nel bosco ci sono mille pericoli: bracconieri pronti ad uccidere, la fame, la sete...ma anche le ragazze stesse e la propria mente.
Non aspettatevi tematiche leggere: "Le impure" è una lettura che tratta temi molto forti, disturbanti e sicuramente non adatti a tutti i lettori.
In questa lettura, gli uomini sono soltanto un "contorno" (anzi, spesso un vero e proprio pericolo) perché le vere protagoniste sono le donne.
"Le impure" è stata una lettura che mi ha turbata, ma che ho divorato in poche ore, nonostante le 300 pagine.
Mi sono sentita una delle ragazze dell'Anno di Grazia, che ha lottato insieme a Tierney e le altre ragazze per sopravvivere...ad ogni costo.

"La distesa d’acqua, la brezza e il sole che splende sgombro da nubi su di noi ci fanno sentire libere, anche se sappiamo che è una bugia. È così che ci annientano. Ci tolgono tutto, perfino la dignità, in modo tale che qualsiasi cosa riceviamo in cambio ci sembri un dono."

Tierney è una protagonista femminile forte e determinata: non ha paura di andare controcorrente, nè tantomeno di difendere le sue idee...anche se questo potrebbe portarla ad essere severamente punita, o peggio.
Come dico spesso, le protagoniste femminili mi colpiscono raramente, ma Tierney è stata, senza ombra di dubbio, una di quelle donne che non si dimenticano facilmente.
La penna di Kim Ligget ha creato un romanzo intenso, un inno alla libertà femminile, che ha saputo catturarmi e lasciarmi a bocca aperta.
Non posso che consigliarvi questa lettura, soprattutto se avete voglia di romanzo potente e che vi ruberà il sonno.

"Forse può sembrare una questione insignificante, una causa persa, un dettaglio di cui gli uomini non si accorgeranno mai, ma non lo stiamo facendo per loro. Lo stiamo facendo per noi, per le donne dei sobborghi e per quelle della contea, giovani e vecchie, mogli e lavoratrici, senza distinzioni. Quando ci vedranno tornare a casa, capiranno che c’è aria di cambiamento."

Punto di vista: prima persona di Tierney
Sensualità: quasi totalmente assente
Caratteristiche: romanzo distopico/fantasy, potente, tosto
Stile narrativo: scorrevole e coinvolgente
Tipo di finale: auto conclusivo
Voto: 5 stelline



1 commento

  1. Una mia amica me lo ha consigliato qualche tempo fa. Spero di leggerlo presto!

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