Recensione: Cuore Nero di Silvia Avallone




Cuore Nero

di Silvia Avallone

Editore: Rizzoli

Data di uscita: 23 Gennaio 2024

L’unico modo per raggiungere Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, è una strada sterrata, ripidissima, nascosta tra i faggi. È da lì che un giorno compare Emilia, capelli rossi e crespi, magra come uno stecco, un’adolescente di trent’anni con gli anfibi viola e il giaccone verde fluo. Dalla casa accanto, Bruno assiste al suo arrivo come si assiste a un’invasione. Quella donna ha l’accento “foresto” e un mucchio di borse e valigie: cosa ci fa lassù, lontana dal resto del mondo? Quando finalmente s’incontrano, ciascuno con la propria solitudine, negli occhi di Emilia – “privi di luce, come due stelle morte” – Bruno intuisce un abisso simile al suo, ma di segno opposto. Entrambi hanno conosciuto il male: lui perché l’ha subito, lei perché l’ha compiuto – un male di cui ha pagato il prezzo con molti anni di carcere, ma che non si può riparare. Sassaia è il loro punto di fuga, l’unica soluzione per sottrarsi a un futuro in cui entrambi hanno smesso di credere. Ma il futuro arriva e segue leggi proprie; che tu sia colpevole o innocente, vittima o carnefice, il tempo passa e ci rivela per ciò che tutti siamo: infinitamente fragili, fatalmente umani. Con l’amore che solo i grandi autori sanno dedicare ai propri personaggi, Silvia Avallone ha scritto il suo romanzo più maturo, una storia di condanna e di salvezza che indaga le crepe più buie e profonde dell’anima per riempirle di compassione, di vita e di luce.


La mia opinione

“Tutto passa. E se non passa, cambia.”

“Cuore Nero” è il nuovo romanzo di Silvia Avallone, edito da Rizzoli il 23 Gennaio 2024.

“Cuore Nero” è un pugno allo stomaco, un romanzo da cui è difficile staccarsi.

Emilia e Bruno, per motivi differenti, non hanno mai avuto una vita completa; come spesso s’intuisce, Bruno è diventato vecchio senza mai essere giovane, Emilia è rimasta adolescente per sempre, ma senza mai esserlo stata davvero.

Bruno è un sopravvissuto che si è rintanato nel borgo fantasma di Sassaia, vivendo in una casa immutata negli anni, con la compagnia dei suoi sensi di colpa e della sua solitudine. Emilia è in fuga dal suo passato, che, come un’ombra, le si aggrappa addosso e non la lascia andare, impedendole di diventare ciò che è ora.

I due protagonisti sono due anime spezzate, che hanno smesso di vivere nell’esatto momento in cui sono diventati uno vittima e l’altro carnefice.

Silvia Avallone invita a riflettere su quanto, spesso, questi due “ruoli” si sovrappongano, nonostante la società e il mondo tentino di mantenerli ben distinti, su quanto bene e male si mescolino e convivano nella stessa persona.

S’interroga su questo, ponendosi e ponendoci domande sulla necessità di trovare sempre il colpevole, colui che compie il reato, che infligge contro l’altro, senza però mai indagare oltre, chiedersi cosa si provi ad avere per sempre l’etichetta della “persona cattiva”, con nessuna possibilità di essere anche altro.

“Cuore Nero” è un libro che mi ha lasciata con emozioni contrastanti, che mi ha portata a giudicare i personaggi e che mi ha fatto sentire in colpa per questo.

La natura è uno dei temi ricorrenti: Sassaia è un borgo circondato da natura, le tv e i cellulari non prendono, la presenza umana non è che un contorno, un addobbo assolutamente inutile per la sua sopravvivenza.

Una natura senza passato, fatta solo di presente e futuro, che ignora ciò che la circonda: come nelle più famose poesie di Leopardi, essa non guarda gli eventi che la circondano o ciò che accade nel mondo: lei va avanti, seguendo le stagioni, libera, incontrastata e selvaggia.

Un contrasto incredibile con i due protagonisti, che invece non sanno accettare il futuro che sta arrivando e che forse li ha già travolti da un po’. Ed è proprio in quel paese sperduto tra i monti, tra i castagni e i faggi, che queste due anime condannate scopriranno quanto sia in grado di salvare l'amore.


“Ci sono buchi che non puoi riempire. Che resteranno lì per sempre, neri e profondi. Però, se vorrai, potrai costruirci una vita intorno, come ricresce l’erba sul bordo dei crateri.”

 “Cuore Nero” necessita di essere letto per essere compreso, e necessita di essere letto da tutti, perché è un libro potente, commovente e ricco di fragile umanità.


Punto di vista: POV di Bruno

Sensualità: presente, ma senza mai essere troppo esplicita

Caratteristiche: Profondo, protagonisti con anime spezzate, riflessivo

Stile narrativo:  scorrevole e coinvolgente

Tipo di finale: Autoconclusivo

Voto: 5 stelline



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